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Ternana, caso razzismo e maxi-squalifica: “Prenderemo provvedimenti”

La posizione della società sul caso Della Salandra

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Della Salandra

In occasione della presentazione di un libro, nell’ambito di un progetto nato dalla collaborazione tra la Ternana e Almond Entertainment, hanno presenziato Nicola Guida, presidente del club umbro, il vice-presidente Antonio Margiotta e il direttore operativo Giuseppe D’Aniello. Il libro tratta il tema della lotta al bullismo, in quanto piaga sociale, e la sua presentazione è stata l’occasione, da parte dei vertici della società rossoverde, per parlare di quanto avvenuto pochi giorni fa in occasione del derby Primavera tra Perugia e Ternana

Il caso Della Salandra: insulti razzisti e maxi-squalifica

Facciamo un passo indietro. Nei minuti finali della partita giocata sabato, valida per il Girone B del campionato Primavera 2, l’arbitro ha dovuto momentaneamente sospendere la gara in seguito a intemperanze sugli spalti tra alcuni spettatori. Durante quegli attimi concitati, il direttore di gara è stato richiamato dall’assistente di linea, che ha segnalato all’arbitro alcune espressioni di stampo razzista pronunciate da Edoardo Della Salandra, attaccante della Ternana. Non è chiaro – si legge su Il Messaggero – se le sue parole fossero rivolte a un giocatore avversario o a delle persone presenti in tribuna, ma la frase è costata a Della Salandra l’immediata espulsione e una maxi squalifica di ben 10 giornate. Il modo peggiore per chiudere il derby e, di fatto, pure la stagione, dopo aver peraltro realizzato una doppietta nel corso della gara.

Edoardo Della Salandra

Edoardo Della Salandra, attaccante della Ternana

La Ternana chiarisce: “Prenderemo provvedimenti”

Un fatto che, tornando alla presentazione sopra citata, è stato commentato dal direttore operativo e gestionale della Ternana, Giuseppe D’Aniello. Il dirigente del club umbro ha parlato dell’episodio che ha visto coinvolto Della Salandra, etichettandolo con toni severi.

“Un episodio spiacevole, chiariremo l’accaduto e prenderemo seri provvedimenti. In questo caso non si tratta di bullismo, ma discriminazione che è ancora più grave. La sensibilizzazione su questi temi non è mai troppa e come società siamo sempre pronti a intervenire tempestivamente”.

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