Primavera Tim Cup
Fortini straripante, Braschi creativo: le pagelle della Fiorentina
Tutti i voti dei viola
Si accendono le luci sul palco della semifinale di Primavera Tim Cup: dopo aver regalato gol e spettacolo ai quarti contro il Milan, la Fiorentina di Galloppa ospita la Roma di Guidi al “Viola Park” per avvicinarsi sensibilmente all’ennesima finale nella storia recente dei toscani. La prima occasione è di marca viola: Padilla disegna il corner, Baroncelli svetta e serve Braschi sul secondo palo, che manda sul fondo. Risponde Plaia, che prende l’ascensore e costringe Tognetti al miracolo; il portiere si ripete al 23′, salvando su Keramitsis a pochi passi dalla porta. Poi, una follia in costruzione spalanca la porta a Gudelevicius, ma Keramitsis abbassa la saracinesca sulla linea. Sono avvisaglie verso il blackout totale: prima Fortini dopo il blitz di Braschi, poi Harder sulla sbavatura di Marin, la Fiorentina ne fa due in due minuti e indirizza pesantemente la gara. Infine, sempre dopo l’invenzione di Braschi, è Rubino a fulminare Marin per la terza volta. Plaia con il solito terzo tempo formidabile dà un senso al secondo tempo, o forse più al ritorno: da qui alla fine infatti, non succede più nulla di degno di nota. Appuntamento al “Tre Fontane” per chiudere il cerchio. Di seguito le pagelle dei viola.
Difensori: Tognetti formidabile, Fortini dominante
Tognetti 7,5: cala subito un riflesso da top class sulla testata di Plaia. Secondo jolly piazzato sul terreno per togliere dalla porta il tap-in di Keramitsis e tenere i suoi in linea di galleggiamento. Solido e presente nella ripresa.
Baroncelli 6,5: grande lavoro, di lettura delle intenzioni e dei movimenti avversari. Di posizionamento abbassa la saracinesca su Misitano, capitola soltanto sull’incornata di Plaia.
Biagetti 6,5: partita di controllo e contenimento, su una fase offensiva della Roma che favorisce il compito al capitano della Viola e ai suoi compagni di reparto. Dal 76′ Maggini S.V.
Fortini 8: la scheggia impazzita, il protagonista totalmente inaspettato. Scarta il cioccolatino offertogli da Braschi per spostare l’ago della bilancia dalla parte dei suoi. Difensivamente prende in consegna la freccia più velenosa nell’arco della Roma e decide di cancellarla dalle pagine della partita.
Romani 6,5: si associa con Sene creando una cerniera ermetica sulla corsia di destra. Meno convinto nella transizione.
Centrocampisti
Gudelevicius 6: rischia affondando i tacchetti con un intervento totalmente fuori tempo e contesto, in un avvio di partita tranquillo. Di nuovo protagonista della storia, ma dalla parte sbagliata, quando Keramitsis cancella sulla linea di porta il suo mancino. Dal 64′ Vitolo 6: partecipa alla fase di disturbo mettendosi sulle linee di passaggio e limitando la costruzione dei giallorossi.
Harder 7: ha la capacità di essere presente dove e quando conta. Annusa prima degli altri l’odore del sangue e si fionda sulla ribattuta scarabocchiata dal portiere, firmando il 2-0.
Attaccanti: Braschi imprendibile, Rubino mette il ghiaccio nel drink
Rubino 7: di generosità e sacrificio, si sdoppia tra copertura e proiezione offensiva. Killer instinct in occasione del morso finale, quello del 3-0 che spezza il fiato alla Roma.
Braschi 8: cestina la prima chance, sparando a salve sull’offerta di Baroncelli. Una sua fiammata illumina la strada verso il vantaggio di Rubino, a cui offre un cioccolatino solo da scartare. Infine, la genialata, la giocata immaginifica: di tacco, spalanca la porta a Rubino per il punto esclamativo sul match. Immarcabile. Dal 64′ Kouadio 6: entra per arricchire e dare corpo alla fase difensiva, si applica in modo più o meno efficace.
Sene 6,5: ruolo inedito da esterno in fase difensiva, si riprende il centro dell’attacco durante la proposta offensiva. A salire sul palco saranno i compagni, ma senza il suo lavoro sotto traccia nulla sarebbe stato così semplice e immediato.
Padilla Mendoza 6,5: come merito indiretto gli attribuiamo quello del tiro che spiana la strada all’ingenuità di Marin e al tap-in di Harder. Poco dopo, ispira il 3-0 partendo da destra e trovando una traccia centrale che mette fuori causa metà difesa; il resto è storia a sé. Dal 64′ Caprini 6: entra nella contesa dimostrando un insolito difetto di condizione. Scarico a livello atletico, ma sempre chirurgico nelle sponde e nell’uso del corpo per farsi scudo e smistare palla.
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