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Primavera Tim Cup

FOCUS – Fiorentina, non c’è due senza tre: una dinastia nella Primavera Tim Cup

Il tris Viola nella Primavera Tim Cup: la cavalcata trionfale degli ultimi tre anni

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Una dinastia, un dominio incontrastato da tre anni. La viola vince ancora, e lo fa per la terza volta grazie alla doppietta di Spalluto che assicura ai ragazzi di Aquilani il terzo successo consecutivo nella competizione. Un percorso partito da lontano, una storia, un qualcosa che significa più di un trofeo, la conferma che il settore giovanile fiorentino è ancora uno dei migliori d’Italia. La stessa storia, dinastia (a voi la scelta) che oggi noi di MondoPrimavera.com vogliamo raccontarvi: da Vlahovic a Spalluto, passando anche per Dutu.

LO STORICO

Dopo i primi tre successi Viola arrivati rispettivamente nel: 1979-1980, 1995-1996, 2010-2011 il periodo di astinenza in Coppa Italia è tanto, quasi inimmaginabile per una società, un organizzazione che alla coppa forse più sottovalutata ci tiene, e non poco.

La stagione della prima riconquista è la 2018/19: il girone di Primavera 1 è tosto ma i ragazzi di Emiliano Bigica lo chiudono agevolmente al quinto posto con 50 punti; il posto alle fasi finali è quindi messo al sicuro ma, il 2-2 al primo turno con il Toro che aveva chiuso un punto sopra i viola, interrompe i sogni di gloria dei Gigliati.

In coppa è però tutta un’altra storia: Spal, Juventus e Inter devono arrendersi alla voglia, grinta e passione dei ragazzi di Firenze. In finale c’è però il Torino, la stessa squadra che li aveva tanto fatti penare in campionato. Il secondo atto è però quello buono, perché in una doppia finale il parziale è 4-1: andata decisa da una doppietta di Vlahović, mentre al ritorno oltre al solito serbo, si aggiunge la firma allo scadere di Maganjić.

La stagione successiva, però, è tutt’altro ciò che dirigenza, staff e giocatori stessi avevano pianificato: campionato chiuso al dodicesimo posto del girone con 24 punti.  Gli uomini di Biciga hanno però, come sempre, l’asso nella manica, perchè la Primavera Tim Cup non si vince certamente da sola. Servono 115 minuti per espugnare il Genoa 3-1; sono necessari solo 90 minuti, invece, per superare con lo stesso risultato un Milan che non è sicuramente in una delle sue migliori stagioni sportive, data anche la fresca retrocessione nella seconda serie del campionato Primavera. In semifinale è la regola dei goal in trasferta che permette ai ragazzi di Biciga di continuare a sognare dopo un 3-3 interno con la Juve. La finale con l’Hellas è un match serrato, chiuso, dove le due squadre si studiano ma, dopo un’innumerevole quantità di azioni sprecate da entrambe le parti, è Dutu a trovare l’incornata vincente al 55′ su angolo di Bianco. E’ di nuovo titolo! “Back-to-back title for Fiorentina” ce le immaginiamo così le parole del patron Commisso. 

La corrente stagione sportiva è però quella della consacrazione: Milan, Juve e Genoa si devono (di nuovo) arrendere alla voglia e all’esperienza dei Gigliati che, con la doppietta di Spalluto in finale, superano anche una Lazio affamata di vittoria, illusa dalla marcatura al 57′ di Bertini.

Come nelle migliori favole, che non vogliono mai finire, la Viola è ancora una volta sul tetto d’Italia con le sue forze, le sue promesse e le sue speranze che, un giorno, come hanno già fatto in passato, gioveranno alla realtà del calcio italiano.

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