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Primavera 3

Carrarese, Ficagna: “C’è voglia di ripartire e fare bene”

ll tecnico della Primavera toscana parla alla viglia della ripresa del torneo

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Foto Carrarese calcio 1908

La Carrarese è pronta a tornare in campo nel campionato Primavera 3. In tal senso, l'ufficio stampa del club marmifero ha intervistato il tecnico Daniele Ficagna. Nel dettaglio le sue parole.

Le tue impressioni in vista , finalmente, della prima partita ufficiale dei tuoi ragazzi…

"Il gruppo ha affrontato le avversità e le anomalie del momento dettate dalla pandemia del Covid 19 con il nuovo stop alle attività agonistiche di Novembre 2020 . Nel corso dell'estate c'eravamo preparati nell'ottica di una partenza di stagione che, di fatto, non è avvenuta; insomma ci stiamo allenando da quasi 12 mesi intervallati da qualche partitella di allenamento seguendo tutti i protocolli previsti. Adesso, invece, pare che possiamo nuovamente concentrarci  sul calcio giocato in vista di una partita ufficiale e non può che fare piacere per verificare a che punto siamo con il lavoro che stiamo conducendo. La fascia d'età dei ragazzi che alleno spazia dall'annata 2002 e sino al 2004,  giovani e giovanissimi atleti che hanno bisogno della partita, dell'atmosfera della gara che è il vero banco di prova nel senso agonistico del termine. La squadra si impegna, è curiosa e vuole imparare, cerco di trasmettere i principi essenziali ed ognuno di loro mostra tanta disponibilità. A livello fisico, a parte qualche contrattempo, siamo pronti a dire la nostra. Ovviamente l'obiettivo è comportarsi bene in campionato, perchè no, anche vincere però mi interessa, soprattutto, che alla fine della stagione il bagaglio di esperienza sia cresciuto e si siano valorizzati migliorando sotto il profilo tecnico, fisico e tattico".
 
Ai ragazzi che messaggio cerchi di veicolare per gli impegni che li vedranno protagonisti nel nuovo campionato " Primavera 3"?
 
"Indossare  la maglia della Carrarese, seppur a livello giovanile, è già un punto di partenza importante ed una base utile, per ogni giovane calciatore, a capire se il calcio può diventare anche una professione. E' vero che ci sono individualità nella rosa ma tutti  devono mettersi a disposizione del gruppo percè la vittoria della squadra è il successo del singolo che viene agevolato in questo modo se vuole essere sotto la luce dei riflettori. A Livorno, nell'esordio, voglio vedere i progressi della squadra che può mettere  minuti nelle gambe e crescere di personalità nella conduzione della gara. Nel calcio non serve, infatti solo la tecnica ed il fisico che sono comunque componenti fondamentali ma anche la testa che indirizza le gambe e guida le giocate, C'è molta attenzione da parte della società nei confronti del proprio settore giovanile che  viene considerato risorsa per il futuro e pertanto ,adesso, c'è la concreta possibilità di dimostrare il proprio valore e attitudine".

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