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[FOCUS]- Napoli, i piccoli “miracoli” di Frustalupi pronti al salto tra i pro

Dal Primavera 2 alla salvezza in Primavera 1, ora il grande step per molti under

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Archiviata la stagione 2021-2022, il Napoli Primavera di Nicolò Frustalupi mette il mirino verso il prossimo campionato Primavera 1. Con la Youth League in vista, il tecnico della U19 partenopea seguirà lo stesso modus operandi che lo ha contraddistinto nell’annata passata, culminata con la salvezza nel massimo campionato giovanile italiano. Ma i trasferimenti degli ultimi giorni dei piccoli “eroi” azzurri certificano come l’ex-vice di Walter Mazzarri abbia modellato prospetti da Primavera 2 per lanciarli nel calcio che conta.

Riavvolgiamo il nastro

Neo-promossa in Primavera 1, il Napoli ha ottenuto la promozione nel play-off di Primavera 2 contro il Parma, in una gara maledetta per i crociati che si sono inginocchiati al cospetto dei partenopei solo ai calci di rigore. Ad oggi, sorprende leggere la distinta di quel Napoli Primavera del 12 giugno 2021: in porta Idasiak, Costanzo perno di difesa, in campo anche Vergara, Ambrosino e D’Agostino. Stupisce perché quelli che erano prospetti da secondo posto nel campionato Primavera 2b ora sono giocatori da Serie C o (perché no) da categorie superiori. Merito di Frustalupi lo abbiamo detto, ma anche della dirigenza del Napoli, brava ad indovinare gli allenatori della Primavera: parte di questo sviluppo del patrimonio tecnico va associata anche al lavoro di Emmanuel Cascione, ora mister della Pistoiese dopo aver vinto il torneo di Viareggio alla guida del Sassuolo U18 nell’ultima stagione.

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Hubert piglia-tutto

94 presenze nelle ultime tre stagioni, escludendo diverse convocazioni in prima squadra tra Serie A ed Europa League. E’ questo il bottino di Hubert Idasiak, portiere polacco classe 2002 che da anni si allena con i grandi e sogna un posto tra le fila di Luciano Spalletti. Uno degli estremi difensori con il rendimento più alto dell’ultimo Primavera 1, Idasiak si è presentato di nuovo nella massima serie U19 del nostro paese dopo l’esperienza nella stagione 2019-2020. Decisivo, leader, nettamente cresciuto in termini di concentrazione e di fondamentali del suo ruolo. Anche nel momento più buio dell’anno ha messo mani e piedi quando contava, dimostrando di non aver risentito del saliscendi tra Primavera 1 e 2. Attenzione adesso, Spalletti ha a disposizione Meret e poco altro tra i pali dopo l’addio di David Ospina, un portiere affidabile e “comodo” per la lista UEFA cresciuto nel settore giovanile potrebbe essere la carta consegnata da Frustalupi al tecnico di Certaldo.

I soliti noti

Fa parte della “vecchia guardia” dei 2002 anche Davide Costanzo, anche lui a disposizione di Luciano Spalletti per il ritiro di Dimaro. Già nella scorsa stagione il Napoli lo aveva blindato facendogli firmare il primo contratto da professionista fino al 2026, ma il centrale di Frattamaggiore punta a qualcosa in più della Primavera. Capitano della formazione di Frustalupi e mancino fisico di buona affidabilità, ha beneficiato degli allenamenti tra i grandi faccia a faccia con il suo compaesano Lorenzo Insigne per imporsi anche in Primavera 1. E’ stata una stagione più difficoltosa, invece, per Antonio Cioffi, che si è accasato al Pontedera in Serie C per iniziare la sua avventura tra i pro. Frustalupi ha optato per la staffetta tra lui e lo splendido Giuseppe Ambrosino, ma a causa di problemi fisici il classe 2002 non si è espresso al 100% al suo ritorno in Primavera 1. Un malus importante per l’U19 azzurra, che spesso ha dovuto rinunciare all’unico giocatore della rosa in grado di esordire in Serie A nella stagione precedente.

Sono due, ma fanno per quattro

Scorriamo i nomi e sale l’importanza del lavoro di Frustalupi: ancora due talenti locali protagonisti, Antonio Vergara e Giuseppe D’Agostino. Alzi la mano chi si aspettava un campionato di questo livello dei due classe 2003 partenopei. Il primo giocherà alla Pro Vercelli il prossimo anno, quando nella sopracitata partita contro il Parma di un anno fa non partiva nemmeno nell’XI titolare di Cascione. Centrocampista totale, i “gemelliVergara hanno operato in mediana e sulla trequarti con un’intensità e una tenuta fisica impressionante. Per un Napoli spesso attaccato nella sua metà campo dal palleggio della avversarie, anche gli offensivi si sono spesi per compattare il blocco arretrato e non dare troppi grattacapi. Ne sa qualcosa lo stesso Ambrosino trascinatore in tutti i sensi dell’attacco del Napoli. Ma il dato che fa strabuzzare gli occhi sul 19enne di Frattaminore è il numero di assist serviti: Vergara è passato dai 2 in Primavera 2b agli 11 in Primavera 1, 14 se contiamo i play-out e la Coppa Italia Primavera. Scusate se è poco. E a proposito di calciatori con il dono dell’ubiquità, ecco D’Agostino, che l’anno prossimo giocherà con la Juve Stabia, sempre in terza serie. Una volta mezzala e un’altra quinto di centrocampo, il classe 2003 di Marina di Somma si è adattato splendidamente alle esigenze di squadra, diminuendo la capacità realizzativa che lo aveva contraddistinto negli anni precedenti del settore giovanile e aumentando la sostanza a servizio della squadra. Una chiara evoluzione da prospetto a giocatore vero, non a caso l’anno prossimo calcherà i campi di Serie C.

“Amare te, è facile”

Parlare di Giuseppe Ambrosino, ormai, è troppo facile. Si è già detto quasi tutto sull’attaccante di Procida, tranne una cosa. Se ora pensando al classe 2003 ci viene in mente l’attaccante titolare dell’Italia U19, del capocannoniere del Primavera 1, di una soluzione valida per Luciano Spalletti, di un giocatore pronto ad affrontare la Serie B o la Youth League, sappiate che Ambrosino ha chiuso il suo anno in Primavera 2b con 7 gol realizzati. Strano, vero? Per niente, solo un altro “miracolo” di Frustalupi.

Un signor “nessuno” in Serie C

E se già ci siamo spesi a tessere le lodi dei talenti cresciuti nel territorio, la vera chicca si chiama Coli Saco. Il francese è stato l’unico rinforzo della scorsa estate per la Primavera del Napoli, centrocampista classe 2002 cresciuto nel Milan e lasciato andare via dalla dirigenza rossonera senza troppi patemi d’animo. In un Diavolo decisamente fuori dai radar delle grandi in Primavera 1, Saco ha racimolato 21 presenze in 2 anni. In un solo anno con gli azzurri ha totalizzato 30 partite in U19, con 5 gol e 4 assist all’attivo. Dominante fisicamente, inscalfibile nella protezione della palla e nel gioco aereo, Saco è cresciuto in maniera sbalorditiva in qualche mese sul piano tecnico. Ora è un centrocampista pulito con il pallone tra i piedi, svelto nella trasmissione nel lungo e nel corto, pronto ad imporsi insieme a Vergara in Serie C con la Pro Vercelli. Arrivati a questo punto, credete ancora sia un caso? Non avete più giustificazioni.

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