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Primavera 2B

L’amore per la maglia e quel 23 dicembre ‘stampato’ sulla pelle: Giacomo Lezzi, il trascinatore del Lecce

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Alla scoperta di Giacomo Lezzi, centrocampista goleador del Lecce

Il Lecce ha ribaltato tutte le aspettative di inizio stagione che davano la squadra salentina come un’outsider del Campionato di Primavera 2B e si ritrova meritatamente in zona play-off. Parte del merito va sicuramente a Giacomo Lezzi, che con le sue prestazioni è diventato un punto fermo della squadra di mister Siviglia.

Leccese di nascita, Giacomo milita nella squadra della sua città sin dalla giovane età, e dopo alcuni anni di provini in diverse squadre del Salento ritorna a casa, dove gioca ormai da sei anni. Riceve una convocazione con gli azzurri Under 17, ma a causa di un infortunio non può ancora assaporare l’aria della nazionale. Il classe ’99 ha talento, e lo dimostrano le ottime prestazioni disputate quest’anno, alla sua prima esperienza nel Campionato Primavera.

Ma ancor di più lo dimostra l’esordio, il 23 Dicembre di due anni fa, in prima squadra nel Campionato di serie C. La partita tra Lecce e Virtus Francavilla ha il suo verdetto ben prima del triplice fischio, e mister Liverani decide di regalare a Giacomo il suo sogno. Due, tre passi, il primo pallone toccato, e la pressione, l’emozione e la tensione accumulate svaniscono nell’aria di uno stadio, il ‘Via Del Mare’, che il giovane aveva visto solamente con gli occhi di un bambino, quando andava a tifare il suo Lecce con nonno e papà. Un momento il giovane salentino ha voluto stampare sulla sua pelle, con un tatuaggio che raffigura la maglia e la data di una serata che difficilmente dimenticherà.

L’inizio di stagione non è stato però dei migliori. Il giovane è rimasto più volte fuori dalla liste dei convocati. Vicende che avrebbero abbattuto qualsiasi ragazzo. Ma non per Giacomo che ha proseguito ad allenarsi duramente e, basta vedere sotto la voce delle reti realizzate, il lavoro paga sempre. Ben undici i gol tra rigori e gol spettacoli. Come quello realizzato all’Ascoli nella sfida giocata in casa che ha visto proprio il successo dei giallorossi.

Trequartista per vocazione, a Giacomo piace svariare su tutto il fronte d’attacco dove può ispirare i compagni oppure direttamente verso la porta. Tra le file di mister Siviglia è cresciuto molto quest’anno. Agli ordini dell’ex difensore della Lazio ha imparato ad abbassare il proprio baricentro ed aiutare la squadra a costruire l’azione dal basso. Un po’ come Isco, suo idolo. Proprio come il talento delle merengues può ricoprire però anche altri ruoli, come la mezz’ala o la prima punta. La trequarti però è il suo luogo di “caccia”, dove la sua fantasia e il suo estro prendono vita.

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