Venezia
[FOCUS] – Melvyn Remy, il libero “nuovo stampo” del Venezia Primavera
Focus dedicato al francese classe 2003 della squadra di Soncin
MVP del mese di febbraio per il Primavera 2 grazie ai 3 gol realizzati da difensore centrale. Melvyn Remy sta giocando la stagione della consacrazione con il Venezia Primavera di Andrea Soncin: il classe 2003, leader tecnico e temperamentale dei lagunari, si sta dimostrando anche un calciatore estremamente versatile con un futuro tattico ancora da definire.
Da una penisola all’altra
I 5 gol messi a segno nel campionato Primavera 2a mettono già a fuoco il tipo di calciatore che è Remy. Riferimento della difesa a 3 del Venezia Primavera come braccetto di destra, Remy è stata la scelta tattica di Andrea Soncin per far decollare la sua squadra nella seconda parte della stagione passata. Arrivato in estate dal Famalicao dove aveva già collezionato diverse presenze nella seconda squadra dei portoghesi, i primi mesi in Italia del transalpino lo mettevano nella casella degli oggetti misteriosi: poco impiegato nella retroguardia a 4 di Soncin e mai realmente a suo agio nelle chance dategli dal Cobra da titolare (su tutte lo 0-0 interno contro il Como del 14 dicembre 2021). Favorito dal nuovo assetto tattico, da una fiducia ritrovata e dall’intesa con i connazionali Bauoduin e Makadji, Remy è entrato nell’11 titolare del Venezia e non ci è più uscito. Ora è vice-capitano nonché rigorista (al pari di Kristoffer Jonsson) e uno dei realizzatori maggiori nella rosa degli arancioneroverdi. A causa delle numerose assenze dettate da un focolaio Covid, ha esordito in Prima squadra da titolare nella gara di Coppa Italia di agosto del “Penzo” contro l’Ascoli, nello strano pomeriggio in cui vennero lanciati diversi ragazzi di Soncin e brillò la stella di Hilmir Rafn Mikaelsson, autore di una doppietta.
Fioccano i paragoni
Che il ragazzo potesse essere estremamente impattante nel corso di questo campionato lo sapevamo: fuori quota, ha dimostrato di essere un difensore completo sia nella fase di aggressione che nella marcatura, ma ciò che lo ha reso speciale rispetto agli altri difensori sono le qualità tecniche. Remy ha un destro che canta, è una fonte di gioco per i suoi e una soluzione per le palle inattive, sia da saltatore che da battitore. Occhio, però, perché la sua crescita non si limita a quella del centrale normale: il francese può essere inserito nella categoria di costruttori di gioco in grado di agire in libertà nella ricerca della posizione al fine di creare la situazione migliore della squadra. Un po’ come il primo Kimmich del Bayern Monaco, un po’ come Cancelo sotto l’ala di Pep Guardiola, mantenendo, naturalmente, le giuste distanze da due mostri sacri del calcio internazionale. Eppure Remy agisce da libero con nuove mansioni: supporta la manovra, si sgancia per ricevere il pallone in mezzo al campo, si allarga o si accentra a seconda delle necessità. Seppure sia definito come un difensore centrale, il classe 2003 che abbiamo visto nel corso degli ultimi 12 mesi si esalta nella fase offensiva. Da qui nascono i gol, gli assist e i key passes, statistica non registrata all’interno delle cronache, ma estremamente rilevante nello sviluppo della manovra d’attacco.
Estrapolato dal contesto
Un calciatore specializzato, devastante tra i pari età. Ma cosa può dare Remy al di fuori del Venezia Primavera? La sensazione (e resta tale fino ad una dimostrazione nell’arco dei prossimi mesi) è che il francese debba essere un calciatore centrale nel ruolo che sta ricoprendo ora. Spesso ha strizzato l’occhio per agire anche da terzino destro (Javorcic lo mise lì contro l’Ascoli), mentre il ritorno da centrale puro appare un azzardo ora come ora. Certo, fuori dal contesto dei giovani lagunari potrebbe riscontrare difficoltà inedite all’interno della sua esperienza nella nostra penisola, ma va anche tenuto presente l’altro lato della medaglia: in un sistema collaudato come quello di Soncin può incidere dal primo giorno, anche tra i professionisti. Remy è il libero “nuovo stampo” il terzo centrale che si muove da centrocampista e rifinitore aggiunto. Intanto il Venezia se lo gode e, date le prestazioni, non è escluso che Paolo Vanoli ci faccia un pensierino nel corso delle prossime settimane.
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