SPAL
Spal-Empoli, le pagelle dei ferraresi: Rigon salva-tutto, Nador comanda la difesa fino al 75′
Le pagelle dei padroni di casa
Rigon 6,5: è lui la ragione per cui la Spal rimane a galla anche nei minuti finali. Miracoloso su Evangelisti e Fazzini, preciso nelle uscite. Esce dalla partita sconsolato, con due gol presi solamente a causa del blackout generale della difesa nell’ultimo quarto d’ora.
Saio 5,5: tanto lavoro sporco per arginare le discese di Rizza; il terzino dell’Empoli lo manda in tilt nella ripresa, quando per fermarlo deve spendere un cartellino e tanti falli. Dal 73’Dauriat 6: entra proprio nel momento in cui la squadra non dà segni vitali, si propone poco in avanti ma si applica in fase di copertura.
Csinger 6: se pensiamo, per un momento, di poterci togliere dalla testa il quarto d’ora finale, allora la sua partita sarebbe quella di un grande difensore, nonchè ottimo comandante del reparto. Non ha responsabilità dirette sui gol, ma partecipa alla confusione generale.
Nador 6,5: applichiamo la stessa formula; togliendoci dalla testa gli ultimi minuti, il centrale era stato meticoloso nel lavoro su Lozza, cancellandolo completamente dal campo. Perde mezzo voto però perchè anche lui esce con i lividi dagli ultimi 15 minuti.
Forapani 6: non è il tipo di partita che predilige, gli spazi per sprigionare la sua qualità sono esigui, ma emerge per il lavoro da grande atleta; tanta gamba specialmente nella parte centrale della partita.
Martini 5,5: è costretto a giocare col freno a mano tirato, il giallo preso al 13′ infatti, lo limita molto.
Orfei 5,5: esce dal campo coi nervi a fior di pelle, nella mezz’ora finale è mosso da una frustrazione esagerata, con cui spesso arriva in ritardo a contrasto.Dall’87’Fiori S:V.
Traore 5,5: tanto rumore per nulla. Si muove sul fronte offensivo ma viene servito poco e male, complice anche un lavoro di copertura eccelso dei difensori avversari. Dal 63’Wilke Braams 6: entra in un momento di calma apparente, prima della tempesta finale. L’unico che prova a trainare i suoi in acque meno agitate, con la solita grinta.
Boccia 5,5: si vede pochissimo, la luce fa “on-off” troppo ad intermittenza.
Yabre 6: il migliore dei suoi, fino ad un certo punto della partita. Di lì in poi, la magia si affievolisce, lasciando i suoi alla deriva, orfani della sua rapidità e fantasia.
Mihai 5,5: insieme ai due centrali di difesa, è colui che risente di più del quarto d’ora finale; spiana la strada al vantaggio dell’Empoli e sbaglia un’innumerevole quantità di palloni.
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