Centurioni, da capitano del Novara al ritiro nella “domenica degli addii”: la storia del neo-tecnico della Reggiana

Negli ultimi anni il campionato di Primavera 2 è diventato una vetrina interessante per molte realtà di provincia, meno blasonate rispetto alle big del massimo campionato giovanile, ma che offrono comunque un ambiente serio e competitivo ai giovani per potersi esprimere al meglio. Con l’undicesimo posto della scorsa stagione la Reggiana si dimostra in continua crescita e con la nomina di Matteo Centurioni come nuovo allenatore il club granata sembra voler dare man forte a questo progetto.

Centurioni, la storia da calciatore

Nato a Venezia nel 1974, Centurioni ha avuto una carriera longeva da giocatore, militando principalmente in Serie B e Serie C. Affermatosi come difensore centrale affidabile, durante la sua carriera, Centurioni si è distinto per la sua intelligenza tattica e la leadership, qualità che gli hanno permesso di diventare spesso il perno delle difese delle squadre in cui ha giocato. Cresciuto nelle giovanili del Venezia, Centurioni arriverà anche a  collezionare 31 presenze in Serie A, 9 con il Cagliari e le 22 con il Novara nella sua ultima stagione prima del ritiro. Centurioni ha giocato da capitano la sua ultima gara il 12 maggio 2012, nella sconfitta per 2-1 contro il Milan a San Siro, proprio la storica partita dei grandi addii di Gattuso, Inzaghi, Seedorf, Nesta e Zambrottta.

Carriera da allenatore di Centurioni

Dopo il ritiro dal calcio giocato, Centurioni ha deciso di restare nel mondo del pallone, iniziando il suo percorso da allenatore. Dopo un anno da collaboratore tecnico del Novara, Centurioni siede sulle panchine di diverse squadre giovanili come Udinese, Padova e Parma. La chiamata della Reggiana arrivata quest’estate rappresenta una nuova avventura per il tecnico veneto, nonché una nuova occasione per crescere e mettersi in mostra come allenatore.

Modulo e tattica

La filosofia calcistica di Centurioni si basa su due concetti chiave come organizzazione difensiva e compattezza di squadra. Il neo-tecnico degli emiliani predilige un calcio equilibrato, in cui la fase difensiva è curata con grande attenzione, ma senza rinunciare alla costruzione del gioco e alla fluidità nelle transizioni offensive. Per quanto riguarda il modulo, la sensazione è che il 4-3-3 proposto da Centurioni possa garantire una continuità tattica alla Reggiana, che già l’anno scorso si schierava con lo stesso modulo.

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