Agostini, la ‘legge’ della gavetta: la favola del neo-allenatore del Cittadella

Negli ultimi anni il campionato di Primavera 2 è diventato una vetrina interessante per molte realtà di provincia, meno blasonate rispetto alle big del massimo campionato giovanile, ma che offrono comunque un ambiente serio e competitivo ai giovani per potersi esprimere al meglio. Negli ultimi anni, il Cittadella ha affrontato diverse problematiche. A livello sportivo e gestionale che hanno influenzato il rendimento del club anche a livello giovanile. In questo senso, il neo-allenatore Giuseppe Agostini avrà il compito di far ritrovare equilibrio e sicurezze ai veneti che da un paio di stagioni galleggiano in zona retrocessione.

Agostini, la storia da calciatore ad allenatore

Quella di Giuseppe Agostini è senza dubbio una delle storie più romantiche per chiunque ami questo sport. Agostini nasce nella provincia di Padova nel 1972 e gioca a calcio a livello dilettantistico, prima di laurearsi come avvocato civile. Tuttavia la passione è forte e non cessa mai di scorrere nelle vene dell’avvocato. A 18 anni allena i ragazzini del Sant’Agostino, squadra della sua parrocchia. Da lì inizia una lenta scalata che lo porterà ad essere il mister della prima squadra, militante in Seconda Categoria dal 2002 al 2016. Dopo aver conseguito il diploma Uefa A da allenatore, a Coverciano, Agostini è diventato a tutti gli effetti un allenatore professionista. La sua carriera a questo livello inizia alla guida della squadra Under 17 del Padova, squadra che ha nel cuore fin da piccolo e che ha guidato fino alla scorsa stagione. Quest’estate è arrivata poi la chiamata del Cittadella per allenare la squadra Primavera. L’obiettivo è quello di ridare stabilità e sicurezze a una squadra che negli ultimi anni ha riscontrato qualche difficoltà. Questa nuova sfida si presenta dunque come un ulteriore salto di qualità per mister Agostini, sottolineando ancora una volta la volontà dell’avvocato-mister di proseguire e puntare sempre più in alto.

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