Vacca sfortunato, Pagnucco alza i toni: le pagelle della Juventus

Questo pomeriggio Monza e Juventus si sono trovate di fronte per la ventitreesima giornata del campionato Primavera 1. Primo tempo segnato da una parte centrale a forti tinte biancorosse. Due spallate abbastanza consistenti fanno sgretolare il muro davanti a Radu: Domanico e Ballabio orientano il match dalle parti dei padroni di casa. Nel secondo tempo, gli strappi di Zanaboni e Longhi e sfilacciano la Juventus e destabilizzano gli schemi, ma un autorete provoca un finale prepotente dei bianconeri. A raffreddare la temperatura ci pensa Zanaboni, con il morso del 3-1. Di seguito le pagelle della Juventus di Mondoprimavera.

Primavera 1, le pagelle della Juventus

Radu 5,5: freddato da due colpi ravvicinati e un proiettile caricato di effetto da una deviazione, non ha altre occasioni per rifarsi.

Savio 6: distratto in fase difensiva, ma compensa con un’ottima partecipazione offensiva. Nei corner e sui piazzati è spesso un fattore, perché ha senso dell’inserimento e del posizionamento in area.

Martinez Crous 5: si sgretola valutando male la traiettoria al veleno della punizione di Berretta, su cui Domanico fa 1-0. Nel finale perde un altro duello spartiacque, stendendo il tappeto rosso alla sentenza emessa da Zanaboni.

Rizzo 5: mezz’ora con il cervello spento, condita da una serie di dinamiche quasi tragicomiche nella lettura e nell’epilogo. L’intervallo non gli dona nuove energie mentali. Dal 77′ Lopez S.V. 

Ventre 5,5: opaco e spesso fuori fase, abbandona mentalmente il match e stacca la spina troppo presto.

Crapisto 6: si affida eccessivamente alle folate di talento, con cui colora una partita altrimenti in scala di grigi.

Mazur 6: volitivo e sempre presente nelle pieghe della partita, è uno dei più convincenti nel centrocampo bianconero.

Ngana 5,5: le prime battute sono convincenti, ma si scioglie come neve al sole nella ripresa. Dal 77′ Ripani S.V.

Pagnucco 6,5: sente il peso di quella fascia e non rinuncia a responsabilità e palloni da gestire. E’ il più velenoso in una prima parte piuttosto sbiadita nell’ultima porzione di campo.

Vacca 6,5: è l’eterna spada di Damocle per ogni giocatore con un senso del gioco e un talento superiore alla media. Spesso è un’arma in più, talvolta una condanna a dover pretendere di più da sé stessi. Tocca forse 5 palloni in tutto il primo tempo, ma all’ultimo fa girare quel destro e spedisce la sfera sul palo. Doppio spunto anche nella ripresa, è sempre un pizzico di sfortuna ad accompagnarlo. Dal 66′ Merola 6: la voglia c’è tutta, mancano però i rifornimenti costanti.

Pugno 5: ogni tanto, Azarovs gli concede un po’ di aria fresca facendolo uscire dalla sua tasca sinistra. Eclissato dai tempi di intervento e dal contatto fisico con il centrale del Monza.