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Primavera 1

Uno Stankovic 12 anni dopo, l’occasione per gli Esposito e la bestia nera Distefano: pillole e protagonisti della Supercoppa Primavera

Focus dedicato ai talenti che scenderanno in campo in Inter-Fiorentina stasera

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Inter-Fiorentina è la resa dei conti della stagione 2021-2022, la Supercoppa Primavera che vede di fronte i Campioni d’Italia Primavera 2022 contro la regina della Coppa Italia Primavera. Abbiamo già parlato del momento delle due squadre e della sfida tra mister Christian Chivu e Alberto Aquilani, ora spostiamo l’attenzione sui possibili protagonisti della gara che assegnerà il primo trofeo del 2023 in quel dell'”U-Power Stadium” di Monza.

Una prima volta per il capitano

Dopo un inizio di stagione poco confortante a livello di risultati in Primavera 1, l’Inter sta risalendo la china in campionato per avvicinarsi il più possibile alla zona play-off e andare a difendere il titolo di Campioni d’Italia nelle final six di fine stagione. Chivu ha alternato diversi sistemi tattici per trovare il vestito migliore per i nerazzurri, ma gli uomini chiave restano i calciatori che hanno permesso all’Inter di cucirsi al petto il tricolore. Alessandro Fontanarosa ora il capitano del Biscione. Che sia difesa a 4 o a 3 il centrale nativo di San Gennaro Vesuviano guida la retroguardia ed è uno dei calciatori con il minutaggio più alto all’interno della rosa fra tutte le competizioni. A Reggio Emilia c’era, ma Chivu non lo ha mandato in campo né in occasione della semifinale Scudetto, né della finale, ora cerca di alzare il suo primo trofeo da capitano in un 2023 che lo vedrà protagonista anche nel Mondiale U20 in Indonesia con l’Italia

Da Pechino a Monza

Come vertice basso di centrocampo dovrebbe agire, invece, Aleksandr Stankovic, un cognome tanto caro ai tifosi nerazzurri. Uno Stankovic torna a giocarsi una finale con la maglia dell’Inter dopo la Supercoppa Italiana 2011: l’Inter del neo-tecnico Gian Piero Gasperini si arrese sotto i colpi di Ibrahimovic e Boateng del Milan scudettato targato Max Allegri. Da Supercoppa a Supercoppa, il figlio del tecnico della Sampdoria vuole vendicare il padre dopo quasi 12 anni battendo la Fiorentina e prendendosi il primo titolo in Primavera guidato da un altro eroe del Triplete nonché compagno di mille battaglie di Deki, Christian Chivu

Ilievcentrico

Se Valentin Carboni sta vivendo in Prima squadra sotto l’ala di Simone Inzaghi la sua prima esperienza da pro, Nikola Iliev ha preso in mano il reparto offensivo dell’Inter Primavera da primo violino. Attorno al bulgaro ruotano i vari Zeberek, Esposito, Curatolo e Owusu, ma il match-winner della finale Scudetto 2022 vuole colpire ancora. Che sia da seconda punta o da esterno d’attacco, la qualità di Iliev è stata un fonte refrigerante di qualità anche nell’aridità offensiva dei primi mesi di stagione, ora il talento di Yudelnik è diventato il leader tecnico assoluto dei giovani nerazzurri grazie ai 10 gol messi a segno e ai 6 assist serviti in tutte le competizioni. 

Di nuovo Esposito

Salvatore ha recentemente esordito in Serie A con lo Spezia, Sebastiano è conteso sul calciomercato da varie squadre di Serie B che lo vorrebbero in prestito (Palermo, Suditrol e Ternana su tutte), mentre Francesco Pio si gioca il primo trofeo della carriera all’“U-Power Stadium”. In famiglia Esposito di certo non ci si annoia mai, l’Inter resta il comun denominatore del percorso dei tre fratelli che hanno vissuto tre generazioni di settore giovanile nerazzurro. Nonostante i vari titoli vinti negli ultimi 5 anni dall’U19 del Biscione, nessun Esposito ha mai alzato un trofeo con la Primavera dell’Inter: Salvatore e Sebastiano ci riuscirono con la U17, ora tocca a Francesco Pio ad invertire la tendenza nella serata di Monza.

Come Sottil, forse meglio

Filippo Distefano potrebbe fare la storia. E no, non si parla di trofei, ma di riconoscimenti personali. L’attaccante di Camaiore vanta già due Coppe Italia Primavera e una Supercoppa in bacheca, ma è anche il calciatore che ha segnato più di tutti all’Inter Primavera per i viola insieme a Riccardo Sottil a quota 3. Stasera Distefano potrebbe staccare il classe 1999 e diventare, così, il marcatore più prolifico della sfida.

Sangue viola

Anche la Fiorentina ha il suo figlio arte. Lorenzo Vigiani, figlio di Luca, respira già l’aria del campionato Primavera 1 da due anni ormai, quando il padre salì alla guida del Bologna Primavera. Amey, Raimondo e Urbanski sono alcuni dei talenti passati sotto l’ala di mister Vigiani che staserà, però, sarà per qualche ora tifoso della Fiorentina, squadra della sua città. Lorenzo, classe 2004 e fiorentino doc, ha trovato il suo posto all’interno della rosa di Aquilani giocando da laterale basso, ruolo che non aveva mai ricoperto prima dell’arrivo in Primavera. A Monza, un Vigiani ha l’occasione di aprire la bacheca di famiglia per quanto concerne i campionati U19 tra campo e panchina.

Battesimo di fuoco

Non è mai educato parlare di chi non c’è, ma Costantino Favasuli rappresenta una delle grandi assenze della sfida, forse la più importante per la Viola: l’esterno mancino della Fiorentina ha rimediato un cartellino rosso nella gara contro il Napoli di campionato venerdì e a Monza non ci sarà. Aquilani, dunque, deve risolvere un rebus di formazione: Favasuli ha sempre giocato titolare in stagione, eccetto gli ottavi di finale di Coppa Italia un paio di settimane fa contro l’Ascoli, con Yuri Bigozzi schierato al suo posto. Ora, però, Bigozzi è stato ceduto in prestito dalla Viola al Poggibonsi e Aquilani ha solo un terzino sinistro di ruolo. Si tratta di Jacopo Fragnelli, classe 2005 con zero presenze in Primavera. Potrebbe essere un battesimo di fuoco per Fragnelli, all“U-Power Stadium” per la Supercoppa Primavera contro i campioni d’Italia dell’Inter.

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