Danciutiu lottatore, Malusà limita i danni: le pagelle dell’Udinese

Un gol per tempo e l’Udinese è costretta a raccogliere l’ennesima sconfitta in campionato contro il Genoa. I friulani non riescono a segnare e allo stesso subiscono subito alla prima occasione degli avversari. 31 le reti subite sin qui i 8 giornate, sicuramente troppi per ambire alla salvezza, per queste serve un cambio di passo. Di seguito le pagelle dell’Udinese.

La cronaca di Udinese-Genoa

Primavera 1, le pagelle dell’Udinese

Malusà 6: non può nulla sul gol subito ma poi limita il passivo con un paio di ottimi interventi.

Palma 6: diverse buone chiusure e qualche folata in avanti, soprattutto nella ripresa con il tiro dalla distanza terminato fuori.

Lazzaro 6: diverse sgroppate in avanti per lui e qualche cross interessante.

Ebosse 5: ‘prestato’ dalla prima squadra, dalla sua parta arriva la rete dei rossoblù perché si perde l’inserimento di Klisys. Anche sul secondo gol ha qualche colpa.

Barbaro 5.5: fa tanta fatica in mezzo al campo, soprattutto nella gestione della palla.

Conti 5.5: in mezzo al campo deve lottare con la fisicità dei giocatori rossoblù. Fa quel che può ma da un ragazzo delle sue qualità ci si aspetta qualcosa di più. Dal 80′ Vinciati s.v.

Bozza 5.5: da pochi passi sciupa una ghiotta occasione da gol calciando sul volto di Consiglio.

Olivo 5.5: non riesce a incidere, lotta in mezzo al campo ma prova sottotono per lui. Dal 80′ Cella s.v.

Marello 6: dalla sua parte corre tanto e crea diversi pericoli. Tantissimi cross in mezzo all’area per i compagni. Dal 57′ De Crescenzo 5.5: il suo ingresso non dà quel qualcosa in più alla squadra.

Pejicic 5.5: giocatore di grandi qualità, i compagni lo cercano e lui prova a rendersi pericoloso. Da lui, però, ci si aspetta sempre tanto e può fare sicuramente di più.

Danciutiu 6: crea poche occasioni da gol ma lotta e ha un atteggiamento propositivo. Di certo non gli si può dire nulla per abnegazione. Dal 57′ Bonin 5.5: non entra benissimo, fatica a tenere su il pallone e in attacco i friulani calano un po’.