Primavera 1
Russo-Alessio, occasione scudetto all’ultima curva
Sfida tra centravanti quella tra Flavio Russo e Filippo Alessio, in una finale scudetto incandescente anche in vista del futuro
Venerdì alle ore 20:30 andrà in scena l’ultimo capitolo di questa meravigliosa stagione del campionato di Primavera 1. Al Viola Park di Bagno a Ripoli, Centro Sportivo inaugurato da poco da Rocco Commisso per la sua Fiorentina, si sfideranno Sassuolo e Roma nella finalissima scudetto della stagione 23-24. Entrambe vittoriose nella semifinale ai tempi regolamentari, arrivano alla sfida trascinati dai gol dei due centravanti: Flavio Russo e Filippo Alessio.
La stagione, numeri e caratteristiche
Partiamo con l’analisi delle affinità dei due centravanti. Innanzitutto il fattore comune è il posizionamento nel rettangolo di gioco: due veri e propri numeri nove (quello neroverde lo è a tutti gli effetti, ndr), capaci di far reparto anche da soli, interagendo con la trequarti – nel caso del Sassuolo – e con gli esterni – nel caso della Roma. Un’altra attitudine è quella dell’età, entrambi classe 2004, per cui su di loro andrà fatto anche un altro tipo di discorso in vista della prossima stagione. I numeri avvantaggiano di gran lunga Flavio Russo: in 31 presenze in campionato ha collezionato 20 gol, impreziositi da 6 assistenze. La striscia di realizzazioni, però, non termina qui perchè se si considerano anche le fasi finali e la Coppa Italia Primavera, ecco che le marcature del neroverde arrivano a quota 23 in appena tre presenze in più; ergo un gol ogni 90 minuti nelle tre gare extra campionato. Infatti così è stato perchè in ogni singola partita (una di Coppa Italia) e nelle due disputate per arrivare fin qui, Flavio Russo ha messo il suo zampino. Tra l’altro, nella semifinale contro l’Inter il gol del raddoppio lo ha realizzato con il piede debole (sinistro) dopo essersela aggiustata con quello forte, sinonimo di come sappia usare e soprattutto segnare in tutti i modi. La matematica dice di lui un gol ogni 130′: capocannoniere del Primavera 1 e primo per indice di gol in relazione ai minuti. Diverso, invece, il discorso per Filippo Alessio: il numero 24 della Roma ha vacillato in termini numerici per via dello scarso impiego con la formazione allenata da Federico Guidi. Nonostante ciò, non si è tirato certamente indietro quando c’è stato da dare un piglio diverso alla partita e alla fine i 4 gol – conditi da tre assistenze – nelle 16 gare di campionato sono comunque un buon segnale. Un dato che incrementa maggiormente il lavoro svolto da Alessio è il fatto che è dovuto stare ai box per parecchio tempo, da ottobre a febbraio, rientrando in corsa in maniera avvincente con tutti e 4 i gol segnati in un mese esatto. Per quanto la Roma abbia dilagato nelle tre gare in cui è andato a segno, comunque da annotare come il suo apporto sia arrivato ugualmente; salvo poi risultare decisivo con la rovesciata nel derby con la Lazio valsa per il 3 a 2 finale. Gol di pregevole fattura e di capitale importanza – proprio nel derby della capitale – che ha acceso il clima e il duello con il suo dirimpettaio neroverde per la finale scudetto.
Fine corsa
Dalla finale potrebbe passare tanto del loro futuro che sicuramente si prospetta possa essere in prestito in C, anche se per Russo potrebbe squillare il telefono fisso del Sassuolo, che se lo porterebbe con sé nel ritiro estivo assieme ai grandi. Per Alessio un occhio di riguardo va dato al Vicenza, sua squadra originaria e nativa. Lui che con i veneti ha già esordito in B e in C con i biancorossi.
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