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Roma

Roma, prosegue il ritiro: i giovani sotto la lenta d’ingrandimento di Mourinho

Il tecnico di Setúbal non sta osservando solo i ‘grandi’ ma soprattutto i giovani aggregati

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È la Roma di Mourinho, anche se nella conferenza stampa di presentazione ha detto che ‘deve essere la Roma dei romanisti.

In questi primi giorni di ritiro o meglio di raduno, il tecnico di Setúbal sta osservando tutti, ‘grandi’ e giovani, tralasciando quelli a cui ha detto chiaramente di trovarsi un’altra sistemazione.

Proprio gli otto aggregati stanno cercando di dimostrare che possono dare una grossa mano alla Prima Squadra, prima di dimostrare il loro valore e maturità.

Senza contare Calafiori, che da un anno non fa più parte dell’Under 1, e Darboe, che con le ultime cinque gare dello scorso campionato ha dato l’impressione di essere già pronto per giocare tra i professionisti di primo livello, gli altri devono essere attenzionati con cautela, nonostante anche loro abbiano avuto più di qualche occasione di esordire in Serie A o andare semplicemente in panchina.

I due portieri Boer e Cardinali, con il primo in fase calante nell’ultima parte di stagione, potrebbero avere destini differenti: l’ex Venezia potrebbe andare in Serie C mentre il secondo, dopo il prestito al Matelica, potrebbe rimanere come terzo almeno fino alla sessione del mercato invernale.

Feratovič, dopo aver anche lui dimostrato di essere un buonissimo difensore, almeno fino all’infortunio in primavera, potrebbe finire in una squadra di Serie C come Boer, sempre che non rimanga per l’ultimo anno agli ordini di De Rossi, essendo un 2002.

Per la mediana i nomi sarebbero tre, Tripi, Bove e Milanese, ma di quest’ultimo faremo un accenno più avanti.

Il capitano è stato uno dei pochi a giocare tutte le gare con i pari età e fino a qualche giorno fa sembrava sul piede di partenza, ora è certa la sua permanenza agli ordini dello Special One, almeno fino a gennaio. Il secondo, una mezzala dalla corsa interminabile e con ottimi inserimenti offensivi, rimane un punto interrogativo.

Nel reparto avanzato, precisamente sulla trequarti, sono in tre sgomitare per avere qualche chance di restare: Zalewski, Ciervo e Providence.

Il trequartista italo-polacco è un veterano come il capitano e nello scorso campionato, soprattutto con il buco lasciato da Riccardi, è stato lui ha prendere in mano la squadra e guidarla fino ai playoff, anche se in alcune circostanze è mancato qualcosa, esordienti anche in Europa League con un’ottima prestazione contro il Manchester – assist e gol, poi decretato dall’U.E.F.A. autogol. E come il capitano rimarrà.

Le due ali offensive, invece, andranno in prestito dopo il ritiro per differenti ragioni: il ragazzo di Latina ha mercato e potrebbe scendere in Serie B, visto che deve e può tirare fuori il meglio di sé; per l’ex PSG, seppur in prestito, sarà una cessione obbligata, essendo un 2001 e non potendo più giocare in Primavera.

Abbiamo tenuto per ultimo Milanese perché già la sua assenza nel pre-ritiro aveva fatto nascere qualche dubbio. Infatti, nelle ultime ore stanno salendo le ipotesi di un suo approdo al Torino, anche spinto dallo stimolo di ritrovare un suo ex allenatore delle giovanili giallorosse, Coppitelli, iniziando però con la Primavera granata ed essere inserito con regolarità nei meccanismi della Prima Squadra.

José Mourinho è sì un tipo pragmatico ma è anche una persona che non lascia nulla al caso ed è un attento analizzatore e come lo sappiamo noi, lo sanno anche questi ragazzi; quindi sta a loro smentire o confermare, facendo in modo che il Portoghese non si penta a puntare su di loro.

 

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