Roma
Roma, parte il progetto ‘Restyling’
La Società giallorossa si prepara ad un rinnovamento anche per quanta riguarda il Settore Giovanile
Innovazione o rinnovamento? I termini sono simili, ma totalmente differenti. L’innovazione, infatti, è, sostanzialmente, un qualcosa di nuovo che prende vita per migliorare un sistema, mentre il rinnovamento è il migliorare qualcosa che sta perdendo vita. A Roma, sponda giallorossa, ci si sta chiedendo cosa ci sarà di nuovo dalla prossima stagione e come lo sarà. Dopo l’ingresso dei nuovi proprietari nell’agosto scorso era fuori dubbio che ci volesse del tempo per capire l’ambiente e dove “ritoccare”, come la Prima Squadra e il Settore Giovanile. Ecco, proprio questo sembra essere il punto di discussione fondamentale in casa Roma.
Negli ultimi giorni si sta parlando di un piano strategico a riguardo con Tiago Pinto, attuale General Manager dell’Area Sportiva, che vorrebbe ricreare il modello costruito in sei anni al Benfica, ovvero una sorta di “città sportiva” dove si studia calcio in un modo intenso secondo la filosofia della Società lusitana, oltre alla convivenza di tutte le squadre della medesima. Ricordiamo che negli ultimi anni sono usciti giocatori del calibro di Felix, Cancelo, Sanches, Éderson, rivenduti, poi, a peso d’oro. Questo era l’intento della chiamata del G.M. giallorosso nei confronti di Pedro Ferreira, attuale responsabile dello scouting delle Aquile, per portarlo nella Capitale e di affiancarlo a De Sanctis e a Cavallo ma l’attuale dirigente del Benfica ha deciso di rimanere in Patria con la famiglia. Comunque sia chi arriverà per rivestire questo ruolo dovrà, innanzitutto, ridurre quella differenza che c’è tra gli Under, soprattutto tra la Primavera e la Prima Squadra. Pensare alla creazione di un Under 23, come ha fatto la Juventus, è una cosa lontanissima dal programma per il semplice fatto che non è allenante se non da un punto di vista fisico.
Nonostante ciò, giocatori della Primavera di mister De Rossi, che, tra l’altro, a fine stagione quasi sicuramente lascerà dopo 28 anni, sono entrati in pianta stabile in Prima Squadra, non solo numericamente ma come un’ vera e propria, in modo da far acquisire ai ragazzi le abitudini dei ‘grandi’, come ad esempio la nutrizione corretta e controllata. Il terzino Calafiori, seppur scendendo in campo pochissime volte, possiamo considerarlo, insieme a Peres, come uno dei due sostituti di Spinazzola; ma ci sono tantissimi altri giovani promettenti che in questa stagione stanno confermando le loro qualità, come l’ala israeliana ma di origine romena Podgoreanu; il trequartista italo-polacco Zalewski; i centrocampisti Darboe, Milanese, Tripi o le ali offensive come Providence, Bamba e Ciervo. Ma anche i difensori Feratovič e Morichelli o il portiere Boer. Un vero e proprio blocco che sta guidando e lottando contro una sorprendente Sampdoria per la vittoria del titolo che a Trigoria manca da cinque anni.
Certo è che qualora si decida questo rinnovamento, o innovazione, ci si dovrà concentrare per operare con convinzione e pazienza e non, come spesso avviene in Italia, di volere “tutto e subito”, rischiando di “bruciare” qualche giovane talento o di farlo emigrare. E La notizia arrivata ieri dell’istituzione di una SuperLega, potrebbe aumentare notevolmente, da parte dei grandi Club, la difficoltà di puntare sui propri giovani, a meno che non siano dei fuoriclasse o vengano mandati in prestito nei vari campionati o Serie minori, in base alle loro qualità tecniche. Tornando alla Roma, non ci resta che aspettare la prossima estate dove moltissime cose saranno nuove.
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