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Roma, in finale dopo sei anni: giocatori chiave e il parallelo con l’ultimo precedente

Un’analisi sulla Roma finalista, insieme all’Inter, per la conquista del titolo Primavera

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FOTO MARTINA CUTRONA

Dopo la conquista della Conference League da parte della Prima Squadra, a Roma, sponda giallorossa si potrebbe prospettare un’altra gioia con la conquista di un altro titolo: quello della Primavera .

Eh, sì, perché dopo sei anni – stagione 2015-’16, la Roma potrebbe conquistare il suo nono titolo di Campione d’Italia, raggiungendo Torino ed Inter, avversari proprio dei Lupacchiotti martedì sera, alle 20:30, al ‘Mapei Stadium’. 

Nono titolo, probabile, per i Giallorossi e quarto per il mister Alberto De Rossi, forse l’ultimo, visto che potrebbe lasciare a fine stagione da come si vocifera da tempo. 

Ecco, chiudere in bellezza una carriera tra i giovani, e dedicata ai giovani, che si sono succeduti dal 1997 ad oggi (dal 2003 alla guida della Primavera) a Trigoria. Un’istituzione, come lo abbiamo sempre definito. E proprio lui, insieme a più di qualche elemento importante della rosa, potrebbero essere i motivi grazie ai quali la Roma Under 19 potrebbe laurearsi campione d’Italia. 

L’ARMATA GIALLOROSSA

Di elementi importanti ce ne sono svariati, a cominciare dal portiere, Davide Mastrantonio , classe 2004, titolare dalla seconda metà dello scorso campionato, con un contratto da professionista, fino al 2024, firmato la scorsa stagione e con ben 12 clean sheet nelle 31 partite di campionato, oltre che ad essere stato richiesto da Empoli e Verona. Altri nomi insieme, cambiando ruolo, sono sicuramente quelli dei due terzini Filippo Missori , altro 2004, vero pendolino della fascia destra, e Yuri Rocchetti , 2003, sul versante opposto, autori di tre gol a testa nell’arco della stagione; mentre al centro troviamo il baluardo della difesa, classe 2002, Raul Morichelli , insieme alle altre colonne, tutte del 2002, come Ndiaye, Vicario (autore del due 2-0 che ha eliminato la Juventus in semifinale, venerdì) e Feratović. In mezzo al campo abbiamo il capitano Filippo Tripi, andato a segno, sbloccando le marcature, contro i Bianconeri e Giacomo Faticanti, altro 2004, vero e proprio mastino del centrocampo di De Rossi. Spostandoci più avanti possiamo citare, anzi, come possiamo non citare il trequartista del 2003 dalla classe cristallina, che ha già avuto la benedizione anche da un simbolo della Roma degli ultimi anni, Francesco Totti, e che quest’anno ha avuto la fortuna di esordire in Serie A con tanto di gol: Cristian Volpato. Ovviamente potremmo continuare a citare l’esterno sinistro del 2004 Luigi Cherubini, che ha collezionato 7 reti e 5 assist nell’arco della stagione e l’attaccante svedese, classe 2003, Volkerling Persson, centravanti fisico ma anche tecnico che gioca molto per la squadra. Una vera e propria armata ben collaudata, se così potessimo definirla. 

PERCHÉ LA ROMA?

Tutto ciò lascia bene intendere come l’esperienza di molti ‘senatori’ abbinata alla freschezza, voglia e classe di molti giovani inseriti nella rosa, sotto la guida di un capostipite come De Rossi, possano far sì che la giovane Roma giallorossa torni a trionfare. 

IL PARALLELO CON L’ULTIMA ROMA CAMPIONE D’ITALIA

Ed è qui che viene un parallelismo con quella che è stata l’ultima squadra giovanile della Magica ad alzare al cielo il titolo.

Anche lì, lungo il cammino dei play-off trovarono la Juventus e l’Inter, ma non nello stesso ordine di quest’anno: nel 2016 in semifinale ci fu una partita combattutissima contro i Meneghini, terminata ai rigori, dopo un pirotecnico 3-3, e in finale si scontrarono contro i ragazzi della Vecchia Signora e anche lì si finì ai rigori dopo il risultato di 1-1. 

Era la Roma di Marchizza, Capradossi, Luca Pellegrini, D’Urso, Di Livio, Sadiq, Machin, Tumminello, Ponce e Soleri, per citarne qualcuno, tutti finiti in campionati professionistici tra A, B, C ed estero. 

Sicuramente molti di loro, anche senza una vittoria finale, hanno/avranno la certezza di giocare nei campionati maggiori, ma per altrettanti potrebbe anche essere un bel ricordo qualora volessero cambiare vita e non continuare con il calcio giocato. 

Per concludere, un’osservazione riguardo gli scontri con i Bianconeri e i Nerazzurri: durante il campionato ci sono stati due pareggi e due vittorie per la Roma. Come detto prima, nel 2016 ci fu la semifinale vinta contro l’Inter, mentre quest’anno la vittoria in semifinale è stata contro la Juventus… Se i corsi e ricorsi storici non mentono…

FOTO MARTINA CUTRONA

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