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Roma, da Mannini a Coletta: uno sguardo al futuro, i giocatori pronti al salto

La Roma si affaccia al futuro, nel quale può contare su un settore giovanile costantemente ad altissimi livelli.

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Roma esultanza
Roma Primavera

Roma, le giovanili regalano spiragli di… Primavera

Quando il motore del cambiamento arriva dal proprio settore giovanile. La Roma è storicamente una fucina di talenti quasi infallibile, ombelico del mondo del Primavera 1. Per la terza annata consecutiva, i giallorossi hanno preso il timone del campionato e stanno portando la nave ai playoff da favoriti, titolo che troppo spesso però gli ha tolto convinzioni quando la palla comincia a scottare. Serve quindi quell’ultimo scatto, per accarezzare (e stavolta mettere in bacheca) quel trofeo che manca dal 2016. E in questo panorama di costante crescita, si incastrano alla perfezione quei tasselli che hanno permesso ai giallorossi di imporsi come una delle realtà che punta maggiormente sui propri giovani. Ora però, manca anche in questo caso l’ultima marcia, quella dell’inserimento dei talenti in pianta stabile in prima squadra.

Roma esultanza

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Roma, una cerniera difensiva impenetrabile

In assenza momentaneamente dell’Under 23, passaggio intermedio che ormai è fondamentale per accompagnare la crescita dei talenti del futuro, è la prima squadra a dover diventare quel banco di prova capace di dare una prospettiva nuova e più ambiziosa. In difesa, il materiale da far crescere è consistente e ha tanto margine da poter esplorare. Il pacchetto arretrato potrà contare sulla solidità e la presenza fisica di Mohamed Seck, ma anche sulle letture e l’eleganza di Lovro Golic. Si inserisce nel contesto anche Filippo Reale, il più ordinato e pulito del reparto. Il leader maximo pero è Federico Nardin, la regalità e l’intelligenza portate alla massima espressione, e coadiuvate dall’ottima tenuta nell’uno contro uno e sul piano atletico.

Nardin - Golic

Federico Nardin e Lovro Golic

Cristian Cama e Mattia Mannini

Al quadro si aggiungono due firme d’autore, due registi aggiunti prestati alle corsie. Cristian Cama Mattia Mannini combinano al momento per 3 gol 4 assist in questo campionato, ma stupiscono per la profondità quasi illimitata del proprio raggio d’azione. Entrambi sanno venire all’interno del campo a impostare, ma lo fanno sempre con pensiero verticale e costruendo per aggredire la profondità. In due ruoli in cui storicamente la Roma sta facendo fatica, i due classe 2006 potranno diventare sicuramente due frecce affilate nell’arco del nuovo allenatore.

Cristian Cama

Cristian Cama

Sergej Levak

Dalla cintula, possibilmente si alzano ulteriormente i giri del motore. Sergej Levak è ancora un pochino acerbo soprattutto nel leggere i momenti delle transizioni offensive, ma ha un’arsenale invidiabile di caratteristiche che lo rendono unico. Corporatura e struttura fisica non mancano, ma c’è anche tanto atletismo e grande intelligenza nel sapersi muovere sul campo. Il raggio d’azione è molto ampio e i 7 centri 4 assist offerti da mezz’ala di inserimento certificano margini di miglioramento molto interessanti.

Alessandro Di Nunzio

Dinamismo e freschezza, questi i punti cardine per un profilo da mettere nel mirino per l’immediato. Di Nunzio dovrà migliorare nella pulizia del palleggio, ma qualora aggiungesse anche questo aspetto al suo gioco, diventerebbe un coltellino svizzero estremamente utile in tutte le fasi di una partita. Impressiona soprattutto perché ha il ghiaccio nelle vene nei momenti più frenetici, non sbaglia quasi mai nelle scelte e soprattutto abbina sostanza e qualità come pochi nel suo ruolo in Primavera 1.

Roma

Di Nunzio

Leonardo Graziani

Leonardo Graziani invece è pronto per il salto: è un classe 2005, quindi tecnicamente un anno indietro nella tabella di marcia. Eppure, in questa stagione ha innalzato ulteriormente il livello di conoscenza del gioco e di sé stesso. Non sbaglia mai la scelta, e viaggia a medie realizzative da top del reparto offensivo, sebbene non batta quelle zone di campo. 12 gol e 5 assist sono un biglietto da visita impossibile da ignorare.

Federico Coletta

Allo stesso modo, anche Federico Coletta si prepara ad un finale di stagione in crescendo. In un’annata condizionata da un infortunio al naso, il classe 2007 deve ritrovare il feeling con il gol ma ha già all’attivo 11 centri. C’è troppa dissonanza tra la sua classe e quella rottura prolungata con la porta che va avanti dal 3 marzo. Tante aspettative giustificate, perché se aggiustasse anche il mirino diventerebbe ancora più dura per tutte le difese del campionato.

Coletta Roma

Federico Coletta

Fabrizio Marazzotti

Interessanti anche i segnali di crescita di Fabrizio Marazzotti, seconda punta classe 2005 che sta convincendo per la presenza continua all’interno dei 90 minuti e per la capacità di interpretare bene gli spazi. I suoi numeri non si contano, si pesano: 4 timbri pesanti per mandare al tappeto Sampdoria, Torino e Bologna; 2 assist uno fondamentale e uno superfluo contro il Verona.

Giulio Misitano

La punta di diamante è Giulio Misitano, bomber di razza arrivato alla stagione della definitiva consacrazione con 14 gol e 6 servizi per i compagni. Un altro esponente dell’annata 2005, che nella prossima stagione si aspetta più spiragli da prima squadra.

Luca Ottaviano

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