Primavera 1
Napoli-Hellas Verona, le pagelle dei gialloblu: Calabrese insuperabile, Cazzadori rapace d’area
Le pagelle dei giocatori dell’Hellas Verona
Boseggia 6,5 Dopo un ottimo avvio del Verona, il Napoli prova a crescere e a macinare gioco, arrivando più volte al tiro. Lui però si fa trovare sempre pronto: fondamentali le sue parate, che negano la gioia del gol prima a Gioielli, per ben due volte, e poi a Marchisano, lanciato a rete dopo l’errore di Bragantini.
Ebengue 6 Un po’ in affanno quando i partenopei alzano i giri del motore, soprattutto nella seconda parte di primo tempo: Giannini è molto attivo sulla corsia di sinistra, e il centrale francese deve spesso allargare il proprio raggio d’azione per recuperare palla. Prestazione comunque positiva, al di là di qualche sbavatura.
Calabrese 7 A dir poco insuperabile: nonostante qualche dolore al ginocchio accusato dopo i tanti scontri di gioco avvenuti nel corso della partita, non si perde d’animo e svaria lungo tutta la linea difensiva per riacciuffare il possesso del pallone. Se l’Hellas Verona è riuscito a portare a casa i tre punti, parte del merito è anche del numero 6.
El Wafi 6 Fa a sportellate con Sahli e Spavone per tutta la gara, facendo il possibile per limitare i loro inserimenti. Fatica un po’ a coprire sui tagli centrali di Gioielli e Marchisano che si rendono più volte pericolosi in quella zona; ci pensa però Boseggia a chiudere lo specchio della porta.
Bragantini 7 Cinico nello sfruttare l’errore di Giannini per infilarsi sulla destra in direzione dell’area di rigore, prima di battere Boffelli per il doppio vantaggio ospite. Si comporta bene non solo in fase offensiva, dove con la sua velocità si dimostra sempre pericoloso, ma anche in fase di non possesso, dove si abbassa spesso per aiutare Ebengue. (Dall’82’ Dalla Riva 6,5 Gli bastano 10 minuti per trovare il lampo vincente e l’inserimento giusto sulla destra: cross basso a pescare Diao e assist per il gol che chiude definitivamente i conti.)
Rihai 6 Si lotta parecchio a centrocampo, con il Napoli che vuole impossessarsi del pallino del gioco. Per questo l’ex Mantova deve occuparsi maggiormente della fase difensiva, aiutando Schirone in mediana per evitare che gli avversari abbiano modo di rendersi pericolosi. (Dall’84’ Furini sv)
Schirone 6,5 Quando prende posto nelle zone centrali del campo detta bene i tempi di gioco, permettendo ai suoi di gestire con efficacia il possesso della sfera. Di tanto in tanto prova anche l’imbucata sulle corsie laterali, per provare a sfruttare gli spazi concessi da un Napoli a trazione anteriore.
D’Agostino 6 Anche lui, come i compagni, deve preoccuparsi maggiormente della fase difensiva che dell’impostazione della manovra; forse per questo la sua prova sembra un po’ anonima, ma fa sentire tutto il suo apporto al gioco di squadra. (Dal 72′ Diao 7 Dopo l’illusorio 1-2 degli azzurri gela gli avversari con la sua prima marcatura stagionale: anticipo sul marcatore e pallone alle spalle di Boffelli per il definitivo 1-3.)
Bernardi 6 Sulla corsia di destra gli azzurri spingono parecchio e cercano di far male, e il 12 gialloblu deve rientrare spesso in difesa per aiutare El Wafi a coprire gli spazi. Riesce però ad affacciarsi in avanti, provando diverse volte a buttare il pallone nel mezzo, seppure senza fortuna.
Caia 6 Sfondare la retroguardia partenopea non è mai semplice: il trio difensivo di mister Frustalupi è roccioso, e il 9 gialloblu deve cercare di spingere in zone meno pericolose del campo. Fa però bene da faro offensivo della squadra, soprattutto con le sue sponde e i suoi tentativi di cross per i compagni. (Dall’82’ Dias sv)
Cazzadori 7 Bastano due minuti per capire che è in giornata: provvidenziale Boffelli sulla sua conclusione, che la difesa azzurra spazza poi in corner. E proprio da calcio d’angolo arriva la rete dello 0-1: sganciatosi dal mucchio in area di rigore, infila con freddezza il pallone alle spalle del numero 1 avversario, centrando l’ottava rete stagionale. (Dal 72′ Matyjewicz 6 La sua freschezza consente alla retroguardia veneta di trovare nuovo vigore e di mantenere alta la concentrazione anche nel finale di gara.)
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