Monza
Bianchessi: “Flop Italia? Il problema non sono i settori giovanili”
Le parole del responsabile del settore giovanile del Monza
Dopo l’eliminazione dell’Italia dall’Europeo, molti addetti ai lavori si stanno interrogando sulle problematiche del nostro calcio. Per molti, in Italia non esiste più il talento, con molti giovani che non sono in grado di esprimersi ad alti livelli. Per altri, tante colpe sono da additare al sistema, che non crede nelle loro potenzialità. Intervistato da TMW Radio, il responsabile del settore giovanile del Monza Mauro Bianchessi ha parlato dei giovani italiani e di Jacopo Sardo, ragazzo scoperto durante la sua esperienza da responsabile del vivaio della Lazio. Ecco le sue parole.
Flop Italia all’Europeo
Penso che bisogna guardare i dati di fatto. Le 20 squadre di Serie A investono nel settore giovanile tra i 110 e i 120 mln di euro l’anno. E i risultati si vedono nelle Nazionali giovanili. L’U17 è campione d’Europa, l’U19 è campione d’Europa, l’U20 vice-campione del mondo. la Serie A è composta da oltre il 61% da stranieri, la Primavera 1 dal 32,9% di stranieri. Il problema non viene dal settore giovanile, serve che qualcuno faccia sedere le varie leghe e si trovi una sinergia tra loro. Il buco c’è tra la Primavera e la prima squadra. Le proprietà oggi non sono italiane, fanno gli interessi propri i fondi e che interesse hanno a far giocare i giovani? Il grande rischio oggi è l’immigrazione, con i nostri che vanno all’estero, vedi il caso Della Rovere che dalla Cremonese va al Bayern Monaco. All’estero i ragazzi di 17-18 anni giocano nelle prime squadre. Se uno è bravo deve giocare in prima squadra.
Le possibili soluzioni
La Primavera costa tra il mezzo milione in su, viste le nuove regole. Io sono convinto che i giocatori italiani bravi nei settori giovanili ci siano. Al Milan con la gestione Galliani-Berlusconi abbiamo speso circa 3,5 mln di euro in 11 anni e fatto plusvalenze per 120 mln. Abbiamo iniziato a lavorare sui ragazzi di 8-10 anni ma ancora oggi nella Nazionale U19 abbiamo diversi elementi che escono da quel lavoro. I giovani, quelli bravi, arrivano fino alla Primavera, poi il tappo è che un proprietario di Serie A non rischia e utilizza il ragazzo per fare cassa e non per creare prospettive future. Se non cambiano le regole che mettono degli obblighi per le prime squadre di mettere tra i titolari almeno un giocatore che abbia fatto 4 anni nelle proprie giovanili…Bisogna cambiare strategia
L’opinione su Jacopo Sardo
Ho fatto a gomitate per prenderlo. Era un campione di basket, ma ho faticato a convincerlo a mollare per il calcio. E’ un centrocampista con struttura, tecnica, non pronto però per la prima squadra. Ma sicuramente è uno dei centrocampisti migliori di tutto il campionato Primavera 1. Quando completerà la maturazione tra un paio di anni potrà essere da Serie A
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