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Magnanelli: “Meritavamo di più, vogliamo rifarci in Youth League. Puczka? Normali scambi con l’U23”

Le dichiarazioni di Francesco Magnanelli, allenatore della Primavera della Juventus, dopo la sconfitta nel derby contro il Torino.

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Derby amaro per la Juventus di Francesco Magnanelli, battuta per 1-0 dai cugini del Torino. Il gol segnato da Raballo nei primi minuti di gara è bastato al Toro per portare a casa l’intera posta in palio, lasciando la Juve a bocca asciutta. Al termine del derby, Magnanelli è intervenuto ai microfoni del sito ufficiale bianconero per commentare la partita. Di seguito le sue dichiarazioni.

Le parole di Magnanelli dopo Torino-Juventus

Sul risultato del derby: “Mi aspettavo una partenza diversa del match, ma dopo un approccio timido, dopo un quarto d’ora la partita è cambiata. Abbiamo avuto il predominio del campo e creato tante occasioni e la seconda parte del primo tempo giocata dai ragazzi è stata ottima. Nella ripresa ci abbiamo provato fino alla fine. Abbiamo affrontato una squadra che, con il gol iniziale, è riuscita a incanalare bene la sfida e noi siamo stati costretti a rincorrere il pareggio. Peccato non esserci riusciti, perché meritavamo qualcosa in più”.

Sul gruppo bianconero: “Ho a disposizione un ottimo gruppo di giocatori, in crescita da quando ho iniziato a lavorare con loro a luglio. Sono giovani che lavorano sia sul lato tecnico che umano, siamo in fase di costruzione e quindi l’equilibrio in queste fasi fa la differenza. Ragionare e capire dove migliorare, come finalizzare meglio e riempire l’area ad esempio, ma sono tutte cose che non mi preoccupano. Siamo qui per lavorare e migliorare, tutti insieme. Abbiamo la fortuna di giocare subito nei prossimi giorni e di provare a rifarci, anche perché il percorso in Youth League per noi è importante tanto quanto il campionato. Dobbiamo essere consapevoli del gruppo e delle potenzialità, ma sono tranquillo da una parte e voglioso di rifarci subito dall’altra”.

Su Puczka: “Abbiamo deciso insieme alla società di farlo giocare con noi: ha fatto una buona partita, è un ragazzo del 2005, quindi non è un fuori quota o più grande degli altri con cui si confronta. È più avanti di altri per certi versi, ha inciso e provato a fare le sue cose, è un giocatore di prospettiva e con l’Under 23 sappiamo che ci possono essere questi “scambi”. Ai ragazzi in spogliatoio ho detto che non si può sempre crescere e migliorare costantemente: sono le difficoltà che ti fanno diventare un calciatore migliore e che possono permetterci di fare ulteriori passi in avanti”.

Credit foto: Paolo Baratto

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