Fabiano Pacia, giallorosso nel sangue: dalle giovanili sognando la A

Nato in Germania ma da genitori italiani, Fabiano Pacia è uno dei difensori che più si è distinti dall’inizio di questo campionato con la maglia del Lecce. Vuoi per le prestazioni, vuoi per i due gol messi a segno nella scorsa partita, ma il suo nome nell’ultima settimana è passato almeno una volta dalla bocca di tutti gli appassionati di calcio giovanile.  Ma chi è questo ragazzo a cui Scurto ha affidato le chiavi della difesa in questa stagione? Scopriamolo insieme.

Chi è Fabiano Pacia, giallorosso dalla nascita

Come dicevamo prima, si, è tedesco, ma solo di nome. Di fatto, infatti, il giovane difensore centrale classe 2006 è nato e cresciuto all’interno delle giovanili del Lecce, squadra che lo ha visto svilupparsi e muovere i suoi primi passi dagli under, fino alla Youth League. Nel mezzo ovviamente tantissime presenze con le varie compagini giovanili e tante buone prestazioni che gli hanno permesso di ottenere sempre la fiducia dei suoi allenatori e ritagliarsi uno spazio importante all’interno dei vari undici titolari.

Difensore centrale con il fiuto del gol, Fabiano si è distinto in qualsiasi categoria ha preso parte: 26 presenze e 2 gol con l’U17, 32 presenze e 3 gol con l’U18 e fino ad ora 29 presenze e 2 gol, entrambi a segno contro la Juventus, con la compagine Primavera. Da segnalare anche le due presenze in Youth League contro l’Olympiacos (futuro campione del torneo) giocate a testa altissima e senza mai tirare indietro la gamba, pur essendo alle sue prime gare internazionali e pur giocando contro giocatori più esperti.

Il non tirarsi mai indietro poi è sicuramente un marchio di fabbrica del difensore giallorosso che in ogni azione è sempre l’ultimo a mollare, affrontando valorosamente e lottando fino alla fine contro gli avversasi, per cercare di avere la meglio.

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Da Coppitelli a Scurto, una certezza della difesa

Dopo un annata positiva a metà, la scorsa, della Primavera del Lecce, lui sicuramente è uno di quelli che si è espresso meglio. Coppitelli ha creduto subito in lui mandandolo in campo fin dall’inizio al fianco di Esposito, al centro della difesa. Alla lunga questa scelta ha ben ripagato, trovando nella coppia un solido baluardo difensivo. La sua importanza anche tra le file dell’U18 ha però fatto si che per gran parte della scorsa stagione il ragazzo giocasse sia con una compagine, che con l’altra – di cui peraltro era capitano – arrivando a giocare 52 match e passando in campo circa 4500’. Un minutaggio che non è del tutto trascurabile, se si pensa che giocatori del calibro di Calhanoglu o Haaland arrivano a giocare circa la metà.

Questa stagione invece Fabiano avrà da pensare solo alla Primavera. Vedremo come Scurto ed i suoi insegnamenti potranno influire su di lui e sulla squadra e seguiremo attentamente i passi del giovane che, dovesse continuare così, potrebbe riuscire a conquistare una chiamata in prima squadra.