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Lazio-Torino, la pagelle dei biancocelesti: Moro show, lo spagnolo trascina la Lazio alla vittoria

Le pagelle dei biancocelesti

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Furlanetto 6.5: Primo tempo da spettatore. Nella ripresa il Torino spinge di più ma lui è sempre attendo compiendo anche una grande parata su una conclusione di Greco.  

Floriani 6: Non contribuisce molto alla manovra offensiva biancoceleste. Dietro è solido, difficile andargli via in velocità.  

Ndrecka 6.5: Attento quando viene puntato. Sale con personalità liberando lo spazio per le giocate di Moro. Sforna molti cross non riuscendo però a pescare i compagni.  

Bertini 6: Mediano di quantità, riscatta alcuni errori in impostazione, soprattutto in avvio, con molti buoni recuperi. Il suo è un lavoro prezioso. 

Armini 6.5: Colpisce un palo sugli sviluppi di calcio d’angolo nel primo tempo. Argina Oviszach, fantasista avversario, con una marcatura asfissiante seguendolo a tutto campo. Nessuna sbavatura. 

Damiano 7: Prestazione sontuosa la sua, chiude ogni spiraglio alla manovra off essi a granata. Le sue coperture sono sempre puntuali e i suoi recuperi fanno ripartire rapidamente la manovra della Lazio. 

Moro 8.5: Ogni azione passa dai suoi piedi e dai suoi spunti, l’ex Barcellona è imprendibile, la sua eleganza gli permette di destreggiarsi anche quando raddoppiato o triplicato. Mette molti palloni interessanti in area. Nella ripresa trova la doppietta che chiude la partita. È lui l’uomo su cui costruire la salvezza per questa Lazio. (Dal ’84 Tare: s.v.)

Nasri 6: Fa da filtro a centrocampo. Recupera alcuni palloni con grande agonismo e cerca spesso l’imbucata per gli attaccanti. (Dal ’84 Guerini: s.v.

Castigliani 6.5: Al trentesimo sblocca un match che la Lazio stava dominando risolvendo una mischia in area e trovando il suo secondo gol in campionato; per il resto la sua prestazione non è brillante, più pericoloso quando si allarga. Nel finale serve l’assist a Moro.   

Shehu 7: Dominante. I suoi break e i suoi calci da fermo spezzano la  del toro. Mette lo zampino nei primi due gol, nel primo con un calcio da fermo nel secondo con un suo tiro respinto. Per poco non sorprende il portiere direttamente da calcio d’angolo. 

Marino 6.5: Galleggia fra la posizione di mezzala e quella di play, riuscendo a collegare in maniera eccellente fase offensiva e difensiva, toccando moltissimi palloni. Prova la conclusione ma non impensierisce mai Sava. (Dal ’79 Novella: s.v)

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