Milani treno, Serra rapace: le pagelle della Lazio

Primavera 1, le pagelle della Lazio

Renzetti 6,5: l’estremo difensore biancoceleste entra subito in partita e si rende protagonista di due ottimi interventi nel primo tempo.

Zazza 6: partita senza infamia e senza lode. Non soffre particolarmente in difesa e non compie sbavature.

Bordon 6,5: partita solida del centrale che neutralizza gli attaccanti brianzoli e non va praticamente mai in sofferenza.

Petta 5,5: dalle sue parti Martins crea pericoli e il centrale capitolino fatica ad arginarlo.

Ferrari 6: nel primo tempo è uno dei più propositivi dei suoi. Cala leggermente nel secondo tempo, senza però deficere in termini di sacrificio e intelligenza calcistica.

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Munoz 5: non riesce mai ad accendersi. Ha sui piedi l’occasione per sbloccare il match nel primo tempo, ma non sfrutta la respinta di Mazza. Provoca il rigore del Monza atterrando Martins dopo essersi fatto saltare con troppa facilità. (Dal 73′ Farconeri 6: entra e tatticamente fa il suo, pur toccando pochi palloni).

Nazzaro 5,5: fatica ad entrare in partita e nel primo tempo compie qualche errore di troppo in fase di impostazione. Nel secondo tempo cresce. (Dall’87’ Pinelli sv).

Di Tommaso 6,5: leader del centrocampo laziale, offre una buona prestazione in entrambe le fasi in una partita di sacrificio e intelligenza tattica.

Milani 7: corsa e qualità per il 78 biancoceleste che quando ha la palla tra i piedi dà sempre la sensazione di essere pericoloso con i cross, come quella che trova Serra nell’occasione che sblocca il match, o con le incursioni palla al piede.

Serra 7: dopo un primo tempo passato nell’ombra si accende alla prima grande occasione, trovando il gol sull’ottimo cross di Milani. Da quel momento si accende, cerca di legare il gioco e di creare superiorità numerica. (Dal 73′ D’Agostini 6: entra e capisce le esigenze del match. Lotta, protegge palla e pressa).

Sulejmani 6: nel primo è il più pericoloso dei suoi, con due squilli che scaldano i guantoni di Mazza. Cala nel secondo tempo e lavora più di sponda, fino all’ammonizione (evitabile), che gli costa la sostituzione. (Dal 62′ Baldé jr 6,5: entro con il piglio giusto. Si crea un paio di opportunità con cui sfiora il vantaggio).