Vacca si racconta: Juve, idolo Benzema e il rapporto con Montero

Alessio Vacca alla conquista della Juventus. Una grande ambizione certo, ma non impossibile da realizzare. Nato a Trecate, il classe 2005 piano piano sta realizzando il suo sogno, ovvero quello di diventare un calciatore. Un percorso lungo, che lo ha visto arrivare in bianconero nel 2019. Due estati fa c’è stato il prestito alla Primavera del Monza, un’avventura che lo ha fatto crescere e migliorare. 

In questa stagione, Vacca è tornato in bianconero, venendo aggregato all’U19. Partita dopo partita il classe 2005 è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista all’interno della formazione di Montero, avendo totalizzato 4 reti e 1 assist in 10 presenze. Le sue prestazioni non sono passate inosservate, tanto da aver ricevuto la convocazione nell’Italia U19. Stasera, l’attaccante sarà impegnato con gli azzurrini contro la Svezia, sfida cruciale per la qualificazione ai prossimi europei. Vacca ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Ecco le sue parole. 

Vacca, l’impatto con l’Italia U19

La nazionale come punto di partenza e non di arrivo. Il motto è chiaro: crescere per togliersi tante soddisfazioni. Vacca è sceso in campo sia contro il Liechtenstein che contro la Svizzera, gare valide per la qualificazione ai prossimi europei. Nonostante sia tra gli esordienti del nuovo corso dell’Italia U19 , l’attaccante non sembra aver trovato difficoltà ad ambientarsi in questo contesto nuovo: “Il gruppo è molto unito e giocare insieme è un piacere. Personalmente sto bene, fisicamente e mentalmente”. Il Ct dell’Italia U19 è Bernardo Corradi, tecnico che conosce bene il classe 2005 avendolo già allenato ai tempi dell’U17: “Con lui ho un buon rapporto, ci siamo parlati prima di partire per la Svezia e mi ha fatto sentire la sua fiducia. Dal mister sto ricevendo consigli preziosi sull’attacco della profondità”. 

Vacca, Juve e il rapporto con Montero

Un percorso giovanile lungo, partito dalla scuola calcio della propria città e arrivato infine alla Juventus :“Sono cresciuto al Trecate, squadra della città dove sono nato, poi Audax Santa Rita e cinque anni a Novara. Nel 2019 è arrivata la chiamata della Juventus, poi ho fatto un anno in prestito nella Primavera del Monza”. In questi mesi, il classe 2005 ha avuto anche l’occasione di allenarsi in prima squadra, apprendendo tanto dai giocatori più esperti: “La palla corre dieci volte di più. Guardando da vicino Vlahovic, poi, ho notato i suoi movimenti senza palla e cerco di prendere spunto”. 

Nonostante sia molto giovane, Kenan Yildiz sta piano piano scalando le gerarchie di Allegri: “Quando sono stato aggregato alla prima squadra ci ho parlato: Kenan è un giocatore fenomenale”. Odi et Amo, potremmo riassumere così il rapporto tra Alessio Vacca e il suo tecnico in Primavera Paolo Montero: “Il mister mi chiede di legare il gioco e di svariare. In generale mi chiede di dare tutto e di tenere alta la concentrazione. Con lui ho un rapporto di amore e odio, diciamo. Urla sempre, ma so che lo fa per il mio bene”.

Vacca, il ruolo preferito e i suoi idoli

Da un punto di vista tattico, Vacca è un attaccante duttile in grado di ricoprire il ruolo di esterno sinistro, esterno destro, trequartista, seconda punta e punta centrale. Un giocatore che quindi sa adattarsi a tutto. Il classe 2005 però ha svelato la sua posizione preferita: “Mi dicono tutti che sono una prima punta, ma a me piace anche scendere sulla trequarti o fare la seconda punta”.

Attaccante a cui piace segnare e dialogare con i propri compagni, chi può essere il suo idolo? “Karim Benzema, fortissimo come prima punta e su tutto il fronte offensivo”. Il calcio però non è tutto. Ciò che conta è anche rendere orgogliosa la propria famiglia a 360°: “Il grande punto di riferimento è papà. La mia famiglia è orgogliosa di me, hanno fatto tanti sacrifici per farmi giocare e studiare, aspetto cui tiene molto mia mamma. Sono all’ultimo anno dell’istituto tecnico”.