Juventus
[FOCUS] – Scienza, dall’Inter alla Juve sulle orme di papà
Chi è il classe 2006 bianconero, figlio dell’allenatore ‘Beppe’
Lo scorso sabato la Primavera della Juventus ha battuto in casa la Fiorentina per 3-0. Il sigillo finale l’ha siglato Michele Scienza, a segno per la seconda volta nel campionato Primavera 1. Dopo la scorsa stagione con l’U17 Michele è passato quest’anno nell’U19 di Paolo Montero e non sembra avere problemi di ambientamento per il cambio di categoria.
Dall’Inter alla Juve
Nato a Borgomanero il 13 marzo 2006, Scienza è un trequartista in forza alla Juventus Primavera. Michele può ricoprire diversi ruoli tra centrocampo e attacco, fungendo da mezzala, da esterno, da punta e soprattutto da trequartista. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Scienza passa in bianconero nell’estate del 2020 anche per motivi logistici: coordinare sport e studio, infatti, stava diventando complicato per il trequartista che ha deciso di trasferirsi a Torino congiungendo di fatto dovere e piacere. Dopo due anni con le giovanili della Juve sale di categoria nell’U17 per poi passare quest’anno in Primavera da sottoetà. Con l’U17 aveva messo in mostra il suo talento collezionando 21 presenze condite da due gol. Questa è la stagione giusta per dimostrare il suo valore tra i più grandi, e per adesso Michele non sta deludendo affatto.
Figlio d’arte di papà Giuseppe
Figlio d’arte, il papà Giuseppe ha militato in diversi club tra cui Reggina, Torino e Piacenza e dopo il calcio giocato è diventato allenatore. Come tecnico ha iniziato la sua carriera nel 2009 ed è fermo da dicembre 2021, periodo in cui ha terminato l’incarico di allenatore della Pro Vercelli. Senza dubbio Michele ha sempre “respirato calcio” in famiglia e oggi il suo talento è sotto i riflettori grazie alla sua costanza e al suo ottimo avvio di stagione. Sì, perché Scienza al suo primo anno in Primavera 1 ha già messo a segno 2 reti in 7 presenze, giocando di fatto tutte le partite all’infuori di quella contro l’Hellas Verona. Il 3 settembre contro il Lecce aveva impressionato con un gol contro i campioni d’Italia dopo soli 4 minuti dal suo ingresso. Lo scorso sabato ha timbrato nuovamente il cartellino contro la Fiorentina entrando al 77′ e trovando la rete dopo appena 12′. La Juventus spera vivamente che sia vero il detto “Tale padre, tale figlio” ora che il classe 2006 sembra aver trovato la sua dimensione con tutta la carriera davanti e una famiglia alle spalle con grande competenza calcistica pronta a sostenerlo.
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