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FOCUS – Matias Soulé, tango argentino con la Vecchia Signora

Approfondimento sul classe 2003 della Primavera juventina

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Matias Soulé è tra i prospetti più interessanti di tutto il Primavera 1. Il fantasista argentino della Juventus, arrivato in Italia nel gennaio 2020 è stato tra i protagonisti in positivo del campionato dei bianconeri. Nato a Mar de la Plata il 15 aprile 2003, cresce calcisticamente nel Velez Sarsfield. Nella sua fin qui breve carriera, ha giocato spesso da trequartista, anche se l’argentino ama partire dalla fascia destra per poi rientrare sul piede mancino. Qualità e caratteristiche che si sono notate soprattutto in questa stagione, visto che nella passata, si è potuto mettere in mostra pochissimo per via di infortuni e campionato sospeso per la pandemia. Nel corso della stagione è divenuto una pedina importante nello scacchiere di mister Bonatti, rivelandosi decisivo con gol e assist, giocando perlopiù dietro le punte. Tifoso dell’Indipendiente i suoi modelli di riferimento sono Augero e Messi. Ammira i bianconeri Ronaldo e Dybala, anche se non ha ancora mai avuto modo di allenarsi con loro, ma solamente di vederli dal vivo in qualche partita di campionato e Champions League. Il suo score personale (Primavera 1 e coppa Primavera) parla di 27 presenze condite da 4 gol e 7 assist. Niente male, per un ragazzo di diciotto anni che ha ancora ampi margini di miglioramento.

CARATTERISTICHE TECNICHE Matias Soulé è il prototipo del centrocampista moderno, che predilige svariare su tutto il fronte offensivo per aiutare la squadra a scardinare le difese avversarie. Ottima visione di gioco, i suoi punti forti sono il dribbling, l’ultimo passaggio, ma anche l’abilità nel calciare le punizioni. Deve migliorare la fase di non possesso, requisito che qui in Italia gli viene richiesto a differenza dell’Argentina, dove esiste un calcio diverso e meno tattico. Oltre a questo, anche l’aspetto fisico è un po’ carente, ma la Juventus sarà attenta sotto questo punto di vista. Gli manca inoltre un pizzico di esperienza per debuttare in serie A, ma il calcio dei grandi potrà assaporarlo già dalla prossima stagione, magari con l’under 23 in serie C. C’è già chi lo paragona a Di Maria e Dybala, ma ovviamente è ancora presto per fare simili confronti. Se brucerà le tappe ben venga e come recita un antico refrain, chi vivrà…vedrà.

 

 

 

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