Juventus
Pagnucco, dall’intuizione di Grabbi alle Nazionali giovanili: la storia del capitano della Juventus
Alla scoperta di Filippo Pagnucco, classe 2006 capitano e pilastro della Primavera della Juventus: storia e caratteristiche tecniche
L’ultima partita della Juventus Primavera, terminata per 3-2 contro la Cremonese, ha visto salire nuovamente in cattedra il capitano bianconero Filippo Pagnucco, autore del gol che ha sbloccato il match. L’esterno classe 2006 non è nuovo a questo tipo di prestazioni, diventando giorno dopo giorno sempre più un pilastro delle giovanili di Juventus e Italia.
Juventus, Pagnucco pilastro delle giovanili bianconere
Nato il 9 febbraio 2006 a San Vito al Tagliamento, Pagnucco ha iniziato la propria carriera calcistica respirando l’aria di casa, nelle giovanili del Pordenone. Nel 2020, grazie alle sue ottime prestazioni, ha attirato l’attenzione degli osservatori della Juventus, che hanno deciso di portarlo a Torino. Così, a soli 14 anni, Pagnucco approda nel club bianconero, laddove arriva un’importante svolta.
Il mister dell’Under 15 Corrado Grabbi lo sposta da attaccante a esterno basso, una mossa audace ma che ha posto le basi della crescita del giovane friulano. Pagnucco passa poi con l’Under 17 della Juve dove, grazie alle sue prestazioni, ottiene la chiamata per le squadre giovanili della Nazionale, scalando le categorie dall’Under 16 fino all’Under 19.
Nell’estate del 2023, Pagnucco è stato inserito nella rosa della Juventus Primavera, affermandosi rapidamente come uno dei giocatori chiave della squadra allenata da Paolo Montero. Durante la stagione, grazie alle sue prestazioni, ha guadagnato la fiducia dell’allenatore uruguaiano, arrivando a meritarsi anche il ruolo di capitano della squadra.
Le caratteristiche tecniche di Pagnucco
Filippo Pagnucco è un giocatore che predilige giocare sulla fascia sinistra, come terzino oppure come esterno a tutta fascia. Alto 180 cm, Pagnucco dispone di grande corsa e spirito di sacrificio, ma allo stesso tempo è un giocatore intelligente e affidabile, in grado di recepire le richieste del mister e di adattarsi alle esigenze del match.
Sulla corsia di competenza, il classe 2006 dimostra un’ottima abilità in entrambe le fasi, distinguendosi per la sua spinta costante sulla fascia e il contributo in zona di rifinitura, come dimostrato dai 6 gol e 6 assist in 37 presenze con la Juve. Dunque, mezzi tecnici e personalità non mancano al giovane terzino, il quale sta assaporando passo dopo passo il calcio dei grandi, sostenuto dalla fiducia della società bianconera e guidato dall’ambizione di raggiungere un sogno.
Credit foto: Paolo Baratto
Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook