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Bellino, sponsor Yildiz e percorso Miretti: la nuova stella Juve

Il classe 2007 si sta mettendo in mostra con l’U17 e il contratto non manca

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Juventus Primavera

Filippo Bellino, classe 2007 e di mestiere fa il centrocampista. La sua identità recita questo. Ciò che stupisce di più è la disinvoltura con la quale amministra il gioco, avvalorato dalla buonissima propensione in fase realizzativa. Sei, difatti, i gol messi a segno in questa stagione, in appena 13 presenze. Oltre ai gol, due assist e, purtroppo, una doppia ammonizione che lo ha costretto ad abbandonare il terreno di gioco in anticipo nella gara d’esordio del campionato.

Sponsor e Nazionale

Il prodotto scuola Juve ha ratificato nelle scorse ore un accordo di sponsorizzazione tecnica con Adidas nel bel mezzo della chiamata in Nazionale a cura da parte di Massimiliano Fava. Nazionale, quella U17, impegnata nella gara amichevole contro i cugini francesi. Prima chiamata coincidente, dunque, con il primo contratto da professionista, il cui contratto triennale – tetto massimo per i calciatori minorenni – è una buona testimonianza di come la società creda in lui. 

Per stile di gioco e bellezza con la quale accarezza il pallone – seppur il ruolo sia completamente diverso – viene affiancato a un certo Joshua Zirkzee, il giocatore più in hype al momento in Serie A. Nonostante la giovane età e il modo con cui si destreggia, la statura parla chiaro: è decisamente superiore ai suoi coetanei. Non c’è da stupirsi se nel finale di questa stagione, a giochi stabiliti, lo vedessimo apparire con Montero in Primavera.

Kenan Yildiz festeggiante per il primo timbro con la maglia bianconera

Kenan Yildiz esulta per il primo timbro con la maglia bianconera

Prossima stella?

Bellino sembra poter essere l’ennesimo talento plasmato negli ultimi anni dalla Juve che, da quando ha dato vita al progetto della seconda squadra militante in Serie C, ha visto un’ulteriore crescita sul piano giovanile. Sulle orme di Miretti prima, e Yilldiz poi, il centrocampista italiano sembra destinato alla scalata così come hanno fatto i suoi predecessori. Miretti è cresciuto nelle giovanili bianconere fin dal compimento dell’ottavo anno di nascita; mentre il turco fu “bloccato” quando di anni ne aveva dieci. 
 

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