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Guercio: “In Polonia concezione diversa del calcio”

Le parole dell’ex difensore dell’Inter

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Guercio Inter

Ai microfoni di Sprintesport.it Tommaso Guercio, ex difensore dell’Inter, ha rilasciato un’intervista durante la quale ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera, iniziata tra le fila nerazzurre, fino ad arrivare al suo trasferimento allo Slask Wroclaw, un club della Ekstraklasa, la massima divisione polacca, nonostante l’interesse del Sassuolo. Di seguito le parole del classe 2005.

Il trasferimento in Polonia

Tommaso Guercio ha iniziato l’intervista parlando del trasferimento in Polonia, paese d’origine di sua madre: “Conosco la Polonia molto bene, passo tutte le estati con i miei nonni. Purtroppo per via degli impegni, ultimamente di rado. Quindi il passaggio a una squadra polacca, sotto l’aspetto sociale non è stato un trauma. È stato invece più difficile sapere di arrivare in una società in corsa per lo Scudetto con la migliore difesa del campionato, e di arrivare nel mercato d’inverno, cosa di difficile inserimento. Per fortuna ho trovato un gruppo e un mister che mi hanno subito fatto sentire uno di loro”. 

In Italia e in Polonia però c’è una diversa concezione calcistica: “Le differenze sono sostanziali, una fra tutte, la pressione. In Italia è 10 volte più stressante che in Polonia. Attenzione però, questo non significa meno agonismo, meno concentrazione, meno interesse verso gli obiettivi. La società ha instaurato un bellissimo rapporto con tutti: giocatori, team tecnico, allenatore e per finire il pubblico. Ogni partita giocata in casa finisce sempre con gli incontri del pubblico e con foto, firme e incoraggiamenti proprio come una grande famiglia. La società coinvolge molti giocatori per competizioni di beneficenza, aiuta in diversi modi. Ti fa sentire parte di qualcosa anche al di fuori del rettangolo di gioco. Ho notato che non esistono, almeno nello stadio di Wroclaw, barriere, reti oppure ostacoli che impediscano al tifoso il contatto diretto con i propri calciatori che per onorare l’affetto ricambiano rimanendo a loro disposizione, che si vinca o si perda”. 

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Guercio Inter – MARTINA CUTRONA

Dalla Pergolettese allo Slask Wroclaw 

Il difensore ha continuato ripercorrendo la sua carriera, iniziata con la Pergolettese, fino ad approdare allo Slask Wroclaw, con cui si è laureato vice-campione di Polonia e con cui ha conquistato la qualificazione ai preliminari di Conference League: “Il mio percorso di formazione calcistica è iniziato a Crema, con la Pergolettese, con Mister Oneda che ricordo con piacere, perché è stato in quel periodo che ho migliorato la tecnica e la fiducia in me stesso. Poi il passaggio al Pavia, dove mi sono confrontato con tante altre realtà professionistiche, fino a sfidare i pari età dell’Inter. Qui c’è stata la svolta, la prima chiamata poi un’altra ed infine il passaggio al settore giovanile dell’Inter, avevo 10 anni. Sono stati anni stupendi, pieni di sfide e di soddisfazioni, mi sento fortunato. Devo dire che l’esperienza passata all’Inter mi ha permesso di vivere momenti, anche se con diverse pressioni, parecchio importanti. Grazie all’Inter ho fatto 2 finali nazionali da titolare (Under 17 e Under 18). Ho partecipato a due Campionati Europei con la nazionale polacca: l’Under 17 in Israele dove ho segnato un gol contro l’Olanda e poi l’Under 19 a Malta. Sono emozioni che vivi con adrenalina al massimo e ti preparano al grande salto”. Grande salto che è arrivato a marzo, dopo il trasferimento durante il mercato invernale: “Quello che ho provato con l’esordio nella squadra dello Slask Wroclaw è stato qualcosa di indimenticabile. Sentire il pubblico, la spinta che incoraggia tutti noi a dare il massimo, è una sensazione inspiegabile”

La scelta della nazionale polacca e il futuro 

Guercio ha continuato parlando della scelta tra nazionale polacca e quella azzurra: “Per quanto riguarda la scelta della nazionale, quella è stata fatta già agli esordi con l’Under 15. Ho molti amici che giocano adesso nella liga polacca ‘Ekstraklasa’ e fino a quando la federazione polacca avrà bisogno, io sarò onorato di portare quei colori”. Un ritorno in patria non è escluso: “Devo tantissimo ai vari allenatori dell’Inter che mi hanno cresciuto, è grazie a loro se oggi sono qui. Se un giorno tornerò all’Inter? Trovami un ragazzo che non vorrebbe giocare all’Inter. Al momento comunque sono molto concentrato a fare bene allo Slask Wroclaw”

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