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Cocchi coraggioso, Akinsanmiro tra i migliori: le pagelle dell’Inter

Tutti i voti dei ragazzi di Chivu

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Akinsanmiro Inter Primavera

Dopo aver demolito le resistenze di una Lazio friabile come un cracker, l’Inter di Chivu prepara le valigie per la trasferta piemontese: ad attenderli ci sono i quarti di finale di Primavera Tim Cup contro un Torino che ha ritrovato nuova linfa e nuove convinzioni dopo la vittoria nel derby contro la Juventus. La partita scorre senza acuti per venti minuti, poi la prima sfuriata dell’Inter: prima Berenbruch, poi Spinacce minacciano i pali di Abati, che mette il mantello da Superman ed evita lo svantaggio. La risposta non tarda ad arrivare, con Ciammaglichella che apre la falcata e pesca Gabellini, con il centravanti che sfiora il palo col mancino. La parte centrale della partita è un delizioso entréè verso un finale da stelle michelin: Ciammaglichella cucina il vantaggio con un capolavoro di fisicità e tocco; ma le portate non sono finite. Tornati in campo dopo l’intervallo, l’Inter ha il sangue agli occhi e macina occasioni in rapida successione: la prima viene cestinata da Spinacce, che manca l’appuntamento con il gol. Gli ospiti però perdono consistenza e smalto, favorendo la gestione del Torino che grazie al lavoro perfetto di Ruszel mette una diga all’altezza dei trenta metri. L’ultimo sussulto nella respirazione dei granata è gentilmente offerto da Akinsanmiro, che raccoglie all’ingresso dell’area e fa girare un destro vicinissimo all’incrocio. Il recupero non racconta nulla di più di una mischia concitata nell’area del Torino, con i nerazzurri che mancano più volte il colpo verso i pali: il triplice fischio sancisce un successo sofferto ma ampiamente meritato per i granata.

Inter Primavera

Inter Primavera – MARTINA CUTRONA

Difensori

Raimondi 6: a volte precisissimo, altre volte disordinato; non sempre impeccabile tra i pali e nelle uscite basse. 

Aidoo 6: pronti, via e partita in salita. Al terzo minuto Njie gli sfila via ed è costretto a prendersi un cartellino alquanto prematuro. Eppure, il giallo non gli toglie convinzione ed inerzia, con il laterale che accompagna volentieri la transizione offensiva. Dal 70′ Nezirevic 5,5: entra in un momento di stanca per i suoi, ma sembra avere meno inerzia anche rispetto a giocatori in campo dal primo minuto. 

Matjaz 5: disordinato in alcune situazioni dove dovrebbe guidare il reparto, perde il duello fisico contro Ciammaglichella in occasione dell’1-0. 

Stante 5,5: rivedibile nel posizionamento in occasione della giocata decisiva di Ciammaglichella. Partita nel complesso macchiata da qualche sbavatura. Dal 60′ Stankovic 6: Chivu lo ripropone in una posizione inedita, quasi da regista difensivo. Le necessità della squadra lo portano ad alzare il proprio raggio d’azione, accompagnando una fase offensiva che a livello di ritmo rimane piatta e prevedibile.

Motta 5,5: non riesce ad alleggerire il compito dei due centrali perdendo spesso i riferimenti difensivi. Dal 70′ Cocchi 6,5: neanche il tempo di allacciarsi le scarpe, subito prima occasione penetrando in area da sinistra. Buono l’impatto del 2007 con una partita inadatta ai deboli di spirito.

Centrocampisti

Bovo 5: si avverte poco la sua presenza nella partita, sia sotto l’aspetto tattico che per una questione di carattere. Dall’85’ Vedovati S.V.

Berenbruch 6: nelle battute iniziali partecipa con la solita classe alla proposta offensiva. E’ il primo a spaventare i pali di Abati, ma è anche il primo a sbattere sul muro eretto da Ruszel e compagni nella ripresa.

Akinsanmiro 6,5: si inserisce spesso alle spalle della linea difensiva, ma gli manca la precisione e un pizzico di cinismo. Più distratto e confusionario rispetto alle ultime uscite, eppure avrebbe anche la palla per riaprire clamorosamente la pratica.

Attaccanti: Kamate e Quieto non ispirano, Spinacce spreca

Kamate 5,5: incendia la fascia destra alimentando la battaglia con Muntu. Spesso però, manca la giocata risolutiva e la consueta frequenza di passo rimane l’unica freccia avvelenata nel suo arco. 

Quieto 5: meno presente nelle dinamiche offensive. Partita sbiadita e ricca di errori di concetto e tecnici. Dal 60′ Sarr 5,5: cerca spazio ruotando intorno a Spinacce ma non entra mai a pieno regime, soprattutto a livello atletico.

Spinacce 5,5: trova il primo flash al 23′, con un mancino su cui soltanto un miracolo di Abati può evitare il gol. All’alba della seconda frazione manca il tocco a pochi passi dalla porta. Nel finale si perde nella marcatura dei due centrali, a certificare un pomeriggio non indimenticabile. 

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