Primavera 1
Inter, Madonna: “Le finali vanno vinte, ripartiamo dal dna interista”
Inter, le parole di Madonna dopo al finale del campionato Primavera 1
L’Inter manca il terzo successo consecutivo nel campionato Primavera 1. Nella finale giocata ieri al Tardini di Parma contro l’Atalanta, la formazione interista ha perso per 1-0. Beffa atroce ma anche stimolo per la prossima stagione, che riparte con una certezza: Armando Madonna. Il tecnico, confermato ufficialmente subito dopo il match, ha commentato così la sfida persa contro i bergamaschi. Prime dichiarazioni, raccolte da MondoPrimavera.com, proprio sul proseguo della sua avventura all’Inter: “Mi fa piacere sicuramente, bisogna riprovarci. Quando si arriva in finale bisogna vincere: oggi (ieri ndr) non l’abbiamo fatto e prima di tutto bisogna fare i complimenti all’Atalanta. Sono dispiaciuto soprattutto per i ragazzi, che ci tenevano tanto. Dispiace perché il gol è arrivato in un momento in cui sembrava che avessimo il controllo della partita e invece abbiamo gol su una ripartenza, cosa che non abbiamo concesso in tutta la gara. Ci siamo chiusi bene e non abbiamo lasciato spazio all’Atalanta. Qualche errore l’abbiamo commesso e loro sono stati bravi a sfruttarli”.
Che voto si dà alla sua gestione e che voto dà alla squadra per la crescita che ha avuto: “Sicuramente potevo fare meglio all’inizio, ci ho messo un po’ per capire i ritmi della Primavera. Venivo da un percorso di dieci anni in cui avevo sempre allenato i grandi. Avevo a disposizione sempre tutta la squadra, mentre qui mi sono trovato con tanti nazionali e senza la possibilità a volte di allenare tutta la squadra: per questo sono andato un po’ in difficoltà. Quando ho cominciato a capire certe cose e certi ritmi, sicuramente siamo andati meglio. La squadra è di valore e di carattere. Ricordo che a Natale eravamo a 13 punti dall’Atalanta, 9 dal Torino, 8 dalla Fiorentina e 7 dalla Juventus. Nel ritorno siamo riusciti ad arrivare secondi e quindi abbiamo fatto una grande stagione, però le finali vanno vinte. Quello conta e la gara è stata giocata con testa e cuore dai ragazzi, ma poi sono venute fuori le qualità dell’Atalanta che abbiamo visto per tutto il campionato. Nella partita secca, però, ero convinto che avremmo potuto vincere”.
Da dove si può ripartire, smaltita la delusione per la finale persa: “Dal dna dell’Inter, squadra abituata a lottare per i vertici negli ultimi anni. Guardando anche le altre categorie giovanili, siamo arrivati in finale in quasi tutti i campionati. Bisogna ripartire da questi ragazzi, ci sono tanti profili buoni su cui lavorare e bisogna mantenere il dna maturato dall’Inter negli ultimi anni: una mentalità importante di tutto il settore giovanile. Nelle mie difficoltà iniziali, ho avuto grande supporto dalla società e per questo li ringrazio”.
Cosa è mancato per aggiudicarsi il campionato: “L’Atalanta, come qualità media di giocatori, è veramente un’ottima squadra e sbaglia poco. Noi abbiamo sbagliato qualche gesto tecnico in più e questo ha permesso loro di recuperare la palla prima e di non fare corse all’indietro. Potevamo gestire meglio certi palloni in avanti, invece la palla tornava indietro subito e in quel modo andavamo in difficoltà. Credo che sia mancata una giocata di qualità in più o un passaggio in più: quando siamo entrati nella loro metà campo, abbiamo creato sempre qualcosa di pericoloso. Quando perdevamo la palla nella nostra metà campo, diventava un problema: ne abbiamo persa qualcuna di troppo”.
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