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Inter, da Berenbruch a Topalovic: uno sguardo al futuro, i giocatori pronti al salto

Aspettando l’Under 23 ecco i migliori prospetti dell’Inter per il futuro
Il nodo principale della questione è l’allestimento del progetto dell’Under 23. Partendo da questo concetto, ancora non in via di definizione, si ramificano le strade del futuro di molti prospetti che nella prossima stagione dovranno giocarsi le proprie carte nel professionismo. L’Inter si presenta come sempre nel finale di campionato con i favori del pronostico nel Primavera 1, ma dando uno sguardo al futuro prossimo ci troviamo davanti ad un roster con tanto margine di miglioramento.

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Calligaris
Alessandro Calligaris è un portiere ormai formato: l’annata da 8 clean sheet ne è il massimo certificato di garanzia. Non solo numeri, anche tanto istinto e parate capaci di spostare intere stagioni. Emblematica in questo senso la prova senza il minimo senso contro la Sampdoria, in cui infila tre o quattro miracoli clamorosi per confezionare i tre punti. Menzione onorevole per il cappellino alla “Benjy Price”, sfoggiato ogni tanto come tratto distintivo.

Alessandro Calligaris. Foto M.C.
Christos Alexiou
Un gigante con prestanza fisica, presenza e attenzione maniacale, ma anche quel vizietto del gol che non guasta e aggiunge profondità al suo gioco. Per alcuni tratti della stagione, è stato il miglior marcatore dei nerazzurri in Youth League, con 3 centri che non si contano bensì si pesano. Di vitale importanza la spaccata che decide la trasferta contro lo Young Boys, fondamentale anche al fotofinish con il Bayern Monaco e importante anche per piazzare l’affondo decisivo sul City.
Mike Aidoo
Sulle fasce arriva puntuale la fisicità di Mike Aidoo: prestanza atletica fuori dalla norma, ma adesso sta aggiungendo al suo bagaglio culturale una propensione offensiva sempre più spiccata. 5 assist stagionali e anche il debutto con la prima squadra in Coppa Italia nel contesto del finale della gara contro l’Udinese. Sull’altro versante, il talento e l’arsenale creativo di Matteo Cocchi, che quando c’è da affondare il morso non esita con 3 centri nella stagione regolare del Primavera 1. Il classe 2007 è già finito nei radar di Inzaghi, che gli ha concesso 6 minuti nel palcoscenico della Champions League.
Thomas Berenbruch
Il suo è uno dei (tanti, a dire il vero) casi per cui vale la frase: “non c’entra nulla con il livello della Primavera”. Thomas Berenbruch è fin troppo completo e pronto per appartenere ancora ad un palcoscenico del genere. Qualcuno aggiungerebbe: “eppure…”. Eppure, il classe 2005 è ancora un elemento dell’Under 20 nerazzurra, e neanche di contorno. Anche quest’anno, nonostante un minutaggio meno consistente, flirta con la doppia cifra in campionato (dove arrivano 8 gol e 4 assist), mentre nella stagione è già a 11 centri. In più, è arrivato anche l’esordio assoluto in Champions League, 6 minuti nel “garbage time” del ritorno con il Feyenoord.

Berenbruch Inter
Luka Topalovic
Le altre armi affilate nella metà campo sono: Luka Topalovic, talentuosissimo classe 2006 che fa della giocata la sua ragione di vita in un campo da calcio. Stagione dominante da 10 timbri e 5 offerte ai compagni, in cui luccica grazie alle letture nell’ultima scelta e alla profondità del suo radar offensivo. Potenza e transizione offensiva invece sono le parole d’ordine di Matteo Venturini, l’ennesimo 2006 con tanto potenziale. Sostanza, atletismo ma anche ottima tecnica individuale che gli permette di galleggiare tra le linee e pungere negli ultimi metri di campo. Il jolly definitivo è invece Daniele Quieto, che sta facendo fatica nel processo di transizione da Primavera a prima squadra, ma che in due stagioni in Under 20 ha collezionato 55 presenze con 8 gol e 8 assist.
Matteo Spinaccé
Tanto materiale, e anche molte possibilità di incidere. De Pieri è arrivato alla stagione della definitiva esplosione con 11 reti e 9 assist in un accoppiata Campionato-Youth League da assoluto protagonista. Dribbling, classe, presenza in area, ma anche killer instinct: Matteo Spinaccé è un profilo decisamente interessante; di testa, da bomber consumato, oppure di posizionamento in area, la punta fa gol in ogni modo e ne ha messi 12 finora in stagione.
Mattia Mosconi
Chiudiamo con un nome ancora acerbo, ma che nella prossima stagione potrebbe trovare ulteriori energie: 5 gol e 6 servizi per i compagni nell’annata di Mattia Mosconi, giocatore che ama gravitare attorno alla punta e in quella zona crea i presupposti per far male, magari anche con la rifinitura per gli inserimenti degli altri.
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