Hellas Verona
Torino-Hellas Verona, le pagelle degli scaligeri: Boseggia è una diga, El Wafi comanda la difesa
Le pagelle dei ragazzi di Sammarco
Boseggia 8: impattante, devastante, sicuro di sé. Pazzesca partita dell’estremo difensore, un climax che ascende verso la perfezione: una valanga di parate nel primo tempo, che tengono la porta chiusa e ci danno la dimensione di un ragazzo che continua a stupire a suon di riflessi felini. Capitola nel secondo tempo, ma niente può cancellare dagli occhi e dalla mente gli interventi impressionanti della prima frazione.
El Wafi 7: comandante senza macchia e senza paura. Riprende le redini di una difesa che rischia il collasso nella parte centrale della partita, finendo in crescendo anche a livello fisico e vincendo molti duelli.
Calabrese 5: non riesce a rimanere in partita a livello mentale, perdendo la bussola contro un ispiratissimo Dell’Aquila. Dal 45′ Nwanege 6,5: finale in discesa, roccioso nei contrasti e puntuale nelle chiusure.
Caia 6,5: un attaccante è chiamato a prendersi le sue responsabilità, anche quando le occasioni scarseggiano. Su questo aspetto nulla da ridire, un rigore trasformato alla prima palla gol. Un po’ meno convinto nel guidare la prima pressione. Dal 69′ Diao 6: scanner sempre acceso per tuffarsi negli spazi, grande quantità messa a servizio di una squadra a cui serviva un faro lì d’avanti. Pochi palloni però nella zona calda del campo.
Bernardi 6: si traveste da stakanovista, alternando potenza nella progressione e intelligenza in copertura.
Joselito Gomez 6,5: non riuscirebbe a sbagliare la partita neanche impegnandosi. Persino ad un regime atletico basso, mantiene un livello di qualità e precisione maniacali.
Cazzadori 6: fa “on” e “off” con troppa intermittenza, come una lampadina che sta per scaricarsi.
Ebenguè 5,5: nei limiti del possibile, prova ad arginare un Dell’Aquila che rischia spesso di straripare in area. Partita all’insegna della sofferenza, che non accenna a diminuire nemmeno negli ultimi minuti.
Bragantini 7: lo yin e lo yang. La parta bianca ci racconta di una straordinaria falcata che procura un rigore per i suoi, oltre all’immensa generosità e alla corsa infinita; la parte nera ci racconta della tremenda sofferenza in copertura su uno straripante Njie e sul solito Weidmann. Sammarco rinuncia a lui solo quando si accende la spia della riserva. Dal 69′ Riahi 5,5: poco incisivo nelle ultime battute di un match energico e combattuto. Confuso nell’interpretazione del ruolo.
D’Agostino 6: generoso nella corsa che mette a disposizione dei compagni, offuscato negli ultimi metri di campo. Dal 78′ Florio S.V.
Cisse 5,5: poche folate di talento e dinamismo, non è ancora pienamente consapevole delle sue potenzialità e le mostra col contagocce. Dal 69′ Larsen 5,5: ingresso troppo timido; rischia di sparire nelle pieghe di un finale rabbioso e molto fisico.
Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook