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Primavera 1

[FOCUS] – Giovani tra giovani, Cagliari: Alessandro Vinciguerra

Focus dedicato all’attaccante classe 2005

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L’attualità del Cagliari Primavera racconta di una squadra che sosta al quarto posto nel campionato Primavera 1 con un recupero in vista in casa alla Unipol Domus Arena contro la Juventus, con la possibilità di avvicinare il terzo posto occupato dall’Atalanta. Non a caso, il presidente Giulini e il direttore sportivo Capozucca hanno affidato la panchina della prima squadra al tecnico dell’U19 Alessandro Agostini, autentica bandiera rossoblù per 9 stagioni con 298 presenze e un’esperienza nello staff della prima squadra nella stagione 2017-2018. Affiancato da un’altra bandiera dei sardi, Daniele Conti e dal capo dell’area scout, Andrea Cossu, i risultati con la Primavera sono andati in controtendenza rispetto a quelli ottenuti dai grandi in Serie A. L’eredità di Agostini è rappresentata dai giocatori che hanno fatto parte del gruppo di Walter Mazzarri e Leonardo Semplici in questa stagione come Adam Obert, Christos Kourfalidis, Nicolò Cavuoti, Luigi Palomba e non solo. Il futuro della Primavera e, chissà, anche della prima squadra è rappresentato dalla generazione dei 2004 e 2005: tra questi c’è Alessandro Vinciguerra, attaccante classe 2005 nato a Napoli.

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Baby ma senza paura

Alessandro Vinciguerra esordisce il 26 maggio 2021 in Primavera subentrando al 78′ nel match contro la Roma, a soli 15 anni. Nato il 18 agosto 2005, ha già firmato un contratto da professionista con il Cagliari con scadenza 30 giugno 2025. A questi freddi numeri integriamo le 17 presenze con 2 gol e un assist in Primavera 1 a 16 anni, mentre in U17 ha segnato 6 gol in 15 partite di campionato. I traguardi straordinari ottenuti dall’attaccante napoletano sorprendono per il carattere del ragazzo e per l’attitudine mostrata in campo: caparbio, aggressivo, rapido e brevilineo. Sopperisce con la fame ai suoi 167 cm, tanto che Agostini lo inserisce nel parco degli attaccanti centrali della Primavera in mezzo ai marcantoni Zito Luvumbo e Steven Yanken, più grandi rispettivamente di due e tre anni. La mentalità da professionista del 16enne Vinciguerra ha colpito la dirigenza dei sardi che gli ha subito sottoposto un contratto da pro per i prossimi 3 anni.

Protagonista sì, ma dove?

E’ passato sottotraccia il fatto che Vinciguerra sia una punta centrale: che sia per le caratteristiche fisiche o tecniche, i gol sembrano quasi un plus e non un must del suo inventario. Sorge quasi spontanea la possibilità di vederlo in futuro spostato di posizione, che sia da ala o da seconda punta. Dotato di una pregevole tecnica individuale, partendo distante dalla porta può portarlo ad essere più effettivo nello sviluppo dell’azione e abituarlo, così, ad essere determinante in fase di rifinitura. Stuzzica, tuttavia, un’evoluzione da mezzala in un assetto offensivo della squadra. Che sia destinato a fare parte del futuro della Primavera del Cagliari è chiaro, in che veste è ancora da apprendere.

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