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Fiorentina, Kayode: “La D, i consigli di Italiano e l’Italia U19: vi racconto chi sono”

Kayode, uno dei terzini più promettenti del panorama calcistico: dalla Serie D all’Europeo U19

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Michael Kayode sta vivendo una delle favole più belle per chi fin da bambino sogna di fare il calciatore. Il classe 2004, Italiano di origini Nigeriane, sta facendo parlare di sé anche all’Europeo u-19, rappresentando la nazionale di Alberto Bollini.

La sua carriera inizia nel settore giovanile della Juventus, per poi esprimere il suo calcio sulla fascia sinistra dell’A.C. Gozzano, dove a soli 16 anni conquista un posto da titolare e segna il suo primo gol in Serie D. La stessa squadra lombarda ha aiutato molto la crescita del giovane calciatore, insegnandogli i veri valori dello sport. 

“È stato un grande banco di prova; ho giocato con gente molto più grande di me, che ogni domenica lottava per portare a casa la pagnotta. Io avevo solo 16 anni ma grazie al sacrificio e al duro lavoro sono riuscito a impormi e a sopperire alla differenza di età con voglia e determinazione. Ho fatto un passo indietro, tornando nei dilettanti, per farne due in avanti”.

Nella Serie dilettantistica ha immediatamente tutti gli occhi addosso da parte dei top club italiani, ma la Fiorentina riesce per prima ad aggiudicarsi le prestazioni del giovanissimo terzino, battendo la concorrenza. Esordisce nel Campionato Primavera 1, allenato da Aquilani e migliora giorno dopo giorno, grazie anche all’aiuto di Vincenzo Italiano che oltre ad averlo più volte fatto allenare in prima squadra, lo ha anche convocato tra i più grandi. 

“A Firenze mi trovo benissimo. Era la prima esperienza fuori casa ma, grazie a chi mi è stato vicino, ora sono a mio agio. Confrontarsi con Aquilani e Italiano è fantastico, entrambi sono molto preparati ed esigenti. Credo di essere cresciuto molto sotto l’aspetto tecnico perché venendo dalla D, dove avevo lavorato molto sulla fisicità, era un aspetto importante da migliorare”. 

Ora Kayode sta vivendo un altro sogno, quello di rappresentare l’Italia ad un Europeo giovanile.

“Vestire questa maglia è un orgoglio immenso; ogni volta che la prendo in mano provo un’emozione incredibile. Tra alti e bassi siamo arrivati in semifinale e credo che abbiamo le carte in regola per arrivare fino in fondo. Vogliamo vincere questo Europeo”. 

Di certo la motivazione e il duro lavoro sono aspetti che al giovane terzino italiano non mancano. Solo due giorni fa ha compiuto 19 anni, ma ha già dimostrato anche le passate stagioni di avere un talento importante e di poter arrivare ovunque con questa mentalità.

Fonte: Cronache di Spogliatoio

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