Fiorentina
Bologna-Fiorentina 0-3, le pagelle dei toscani: Lucchesi sblocca, ma ad incantare è Di Stefano
Le pagelle della squadra di Aquilani
MARTINELLI 5,5: Non deve mai scaldare i guanti, ma in un comodo retropassaggio rischia di commettere un pasticcio e regalare il vantaggio felsineo
KAYODE 6: Bene in fase di contenimento e buone falcate sulla fascia destra, ma il cartellino macchia un po la prova e viene persino graziato nella ripresa
LUCCHESI 7: sblocca un match difficile, che fino a quel momento sembrava in linea con le aspettative. Si muove bene di reparto e annulla le offensive rossoblù
KRASTEV 6: pulita e attenta la sua partita. Nulla da constatare siccome gli avversari non lo mettono in condizioni di mettersi in luce
FAVASULI 6,5: macina chilometri fino al 84′ quando, indenne, lascia il campo stremato. Dal 84′ Bigozzi S.V
AMATUCCI 6,5: palleggia come di consuetudine, amministra il gioco e detiene le chiavi dell’incontro, schermando addirittura la trequarti avversaria.
FALCONI 6: non appare tanto sotto i riflettori di Casteldebole ma compie una partita lucida in fase di attenzione. Dal 62′ Vitolo 6: si inserisce bene negli schemi di Aquilani e rispecchia quanto fatto dal suo predecessore
BERTI 6: Stesso discorso vale con l’altra mezz’ala fiorentina, anche se a lui spetta più il compito di lavorare avanzato. Dal 84′ Gori S.V
VIGIANI 6: è una sfida alla pari quella con Corazza, piena di duelli e fatta poco di giocate singole, che però gli garantiscono quel tocco in più. Dal 70′ Comuzzo 6: Entra in una fase della gara totalmente agevole e gestisce bene le fasi di possesso e non.
TOCI 6: Non è cinico in una nitida occasione presentatosi nel primo tempo, ma vero è che se la crea praticamente da solo. Dà profondità abbassando la retroguardia del Bologna e consente agli esterni di puntare i rispettivi uomini. Dal 84′ Capasso S.V
DI STEFANO 8: Man of the match. A parlare per lui basterebbe il tabellino finale, dal quale vediamo per ben due volte il suo nome inciso. Pennella in occasione del vantaggio; delizia con un gol a giro sotto al sette sul secondo palo; e, bramoso, chiude il derby accostando il pallone di testa a porta sguarnita.
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