Elia si racconta: “Fiorentina come una famiglia. Ruolo? Sono nato attaccante, poi…”

Tra i protagonisti della buona stagione della Primavera della Fiorentina c’è Mirko Elia, uno dei pilastri della difesa dei viola. Il centrale della squadra di Daniele Galloppa si è raccontato ai microfoni dei canali ufficiali del club viola, affrontando molte tematiche del suo passato, del presente e del futuro. Dall’arrivo a Firenze ai momenti di difficoltà, un aneddoto sul cambio di ruolo e le aspirazioni per la sua carriera: di seguito le parole di Elia.

Fiorentina, Elia si racconta

“Ormai la Fiorentina è diventata la mia seconda casa. Sono qui da quando avevo 14 anni, all’inizio la lontananza da casa è stata dura ma poi è diventata la mia seconda famiglia. Mi trovo benissimo qui. Inizialmente giocavo come attaccante e per l’età che avevo facevo anche tanti gol. Ma poi il direttore Corvino mi disse che mi avrebbe visto meglio in difesa. E da lì ho cominciato a farlo, inizialmente come terzino e poi come centrale. L’infortunio dell’anno scorso? Il primo periodo è stato difficile, ero nel punto più importante della stagione ed è stato un duro colpo. Ma in quei momenti bisogna iniziare a lavorare per tornare più forte di prima. Piangersi addosso è peggio, serve spingere e guardare alla stagione successiva. Competizione con gli altri? Sì, ma sana. Ci spinge ad andare più forte sia in allenamento che in partita. Mi piace lavorare sulla mia velocità, essendo alto posso peccare nel breve. Ma mi piace anche lavorare sulla tecnica e sull’aspetto tattico. Obiettivo? Non me ne sono posti, ma spero di arrivare più in alto possibile”.

L’intervista di Elia: il video