Empoli
[FOCUS] – Empoli, la crescita di Guarino promette bene: il futuro tra Prima squadra e Nazionale
Focus dedicato al difensore classe 2004 dell’Empoli Primavera
Gabriele Guarino è nel percorso giusto tracciato dall’Empoli. Il difensore classe 2004, dopo numerose convocazioni in Prima squadra tra Serie A e Coppa Italia agli ordini di Paolo Zanetti, si sta affermando come uno dei difensori più solidi del campionato Primavera 1. La doppietta nell’ultimo match contro l’Hellas Verona ha dato ulteriore lustro alla sua crescita, il 2023 sarà l’anno del suo ingresso nel calcio professionistico e rappresenterà un banco di prova per il suo futuro in Nazionale.
Da Molfetta ad Empoli, direzione Serie A
Nato a Molfetta, ha mosso i primi passi nel settore giovanile del Bari prima di volare in Toscana per proseguire il suo cammino da calciatore nel settore giovanile dell’Empoli. Con la Primavera di Antonio Buscè ha assistito solo da spettatore la conquista dello Scudetto nella stagione 2020-2021, ma è dall’anno scorso che ha cominciato a muovere i primi passi nella categoria U19 tra Primavera 1 e Youth League. 8 presenze con la U18 prima di essere aggregato stabilmente nella massima categoria del settore giovanile degli azzurri, ritagliandosi minuti e spazio con continuità. Centrale puro di stazza e fisicità, si distingue per l’abilità nella marcatura alta grazie al suo buon atletismo e nel gioco aereo in entrambe le aree di rigore, sia quando deve difendere che quando è chiamato ad attaccare. Non teme nemmeno la fase di impostazione, dato che è in grado di giocare sul corto commettendo pochi errori e guidando le transizioni offensive con entrambi i piedi. Lievita di settimana in settimana, il suo impiego tra i titolari è costante e la sua evoluzione salta all’occhio anche allo staff tecnico della Prima squadra di Paolo Zanetti, che alla prima giornata della Serie A corrente lo convoca per il match contro lo Spezia. E’ il giorno dell’esordio nel massimo campionato italiano di Jacopo Fazzini, mentre in panchina con lui siede Tommaso Baldanzi, protagonista nei mesi successivi come trequartista del tecnico nativo di Valdagno.
Sotto la sabbia
Nella valutazione dei giovani intervengono spesso diversi fattori quali il ruolo, l’età, le caratteristiche fisiche e il club di appartenenza. Siamo abituati a vedere prospetti di livello che faticano a trovare la continuità nel salto di categoria tra calcio giovanile e professionismo, tanto più da U19 a Serie A. L‘Empoli rompe da anni il concetto di gavetta lontano dalla base e gli step da eseguire nel club del Presidente Corsi si possono fare già all’interno del sistema azzurro. La generazione scudettata dei 2003 e 2002 ha favorito l’ingresso immediato di tanti prospetti tra i grandi, ma anche nelle annate meno fortunate l’Empoli resta un esempio virtuoso di come si possa incanalare il meglio del proprio vivaio in Prima squadra. La Primavera di Antonio Buscè delle ultime due stagioni non ricalca le orme di quella squadra straordinaria della stagione 2020-2021, ma i passaggi per i migliori restano sempre gli stessi: saltare la categoria U18 per essere aggregati all’U19, trovare continuità in Primavera 1 e assaggiare di tanto in tanto l’aria del calcio che conta. Guarino sta facendo proprio questo: la Primavera è diventata il suo giardino di casa, il gruppo in cui è perfettamente integrato che riesce a guidare in campo grazie alle sue prestazioni, ma il suo miglioramento passa per costanti test settimanali con la Prima squadra. Allenamenti e convocazioni in Serie A intervallati da gare da protagonista in Primavera, l’Empoli si può permettere di seguire un “vecchio” sistema di crescita grazie al suo settore giovanile di livello in grado di sfociare in una Prima squadra senza le ambizioni e le pretese delle big. D’altronde, il vivaio azzurro compete in tutte le categorie dei campionati nazionali con Milan, Inter, Roma, Fiorentina e chi ne ha più ne metta. Risulta evidente, dunque, che un calciatore che cresce in questo contesto si sviluppi come un prospetto di valore e si possa confrontare ad un livello più consono rispetto a tanti colleghi che indossano da sempre una maglia più pesante.
L’azzurro del futuro
E allora Guarino può sognare in grande. Tutto ciò che otterrà a livello di Prima squadra nella stagione corrente sarà in più, il pensiero va alla prossima annata. Il giovane difensore pugliese sembra avere i crismi per essere “il Fazzini” o “il Baldanzi” dell’Empoli 2023-2024, con la differenza che il ruolo che ricopre richiede un percorso di crescita dettato dall’apprendimento di trucchi del mestiere e savoir faire per stare ai massimi livelli. Ma l’azzurro può anche rappresentare il suo futuro al di fuori dell’esperienza dei club. Ha già esordito con la Nazionale U20 di Carmine Nunziata da sotto età in occasione dell’amichevole contro la Svizzera del settembre scorso. Con l’Italia U19 di Alberto Bollini, invece, è un punto fermo e mira ad ottenere la qualificazione per i prossimi Europei di categoria. Difficile ipotizzare una convocazione al prossimo mondiale U20 in Indonesia, ma il destino di questi ragazzi può cambiare con un esordio o una prestazione di livello in Serie A. Ciò che si può dedurre è molto semplice però: Gabriele Guarino è un difensore da monitorare e la sua ora può scoccare da un momento all’altro.
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