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[FOCUS] – Dallo Scudetto Primavera alla notte magica di San Siro: il cammino di Tommaso Baldanzi

Ripercorriamo le tappe più significative della carriera del nativo di Poggibonsi

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Foto di Leonardo Bartolini

Da Poggibonsi alla Scala del Calcio, a pensarci vengono i brividi e gli occhi diventano lucidi di emozione. Chi come noi di Mondoprimavera.com lo ha visto fin dai suoi esordi e ha avuto il piacere di meravigliarsi delle sue giocate, sapeva che tardi o prima il momento sarebbe arrivato. Ebbene, è il 23 Gennaio 2023 e Tommaso Baldanzi questa sera farà il suo esordio dal primo minuto al San Siro. Riassumere le sue ultime tre stagioni in poche righe è missione per pochi, in questo caso si apprezzi il tentativo di restituire la potenza delle emozioni che questo fantasista classe 2003 ha lasciato nei cuori di ogni appassionato di calcio giovanile. 

LA SINFONIA PERFETTA

Nella stagione 2020/21, Tommaso Baldanzi è chiamato a prendersi responsabilità importanti, all’interno di una squadra che vuole cambiare prospettive e inseguire un sogno. Così, il nativo di Poggibonsi decide di mettere il mantello da supereroe e superare qualsiasi aspettativa. Un uragano di classe e talento puro si abbatte sul Primavera 1: con 14 gol e 11 assist Baldanzi dirige un’orchestra che suona all’unisono, con tutte le note al posto giusto, una danza mortifera per gli avversari. Il 30 Giugno 2021 è “the last dance”, l’ultimo ballo mortale: a farne le spese è l’Atalanta di Brambilla, che ad onor del vero si batte con foga agonistica e qualità; eppure, tutto ciò non basta quando a chiudere lo spartito c’è un’ultima nota, l’acuto che segna la fine di tutto. Al 91′ di una partita infinita, Tommaso Baldanzi scocca l’ultima freccia, colpisce al cuore la Dea e conclude una cavalcata da sogno con una folgorante doppietta in finale. Cala il sipario e le luci si affievoliscono su una stagione incredibile, l’Empoli vince lo Scudetto Primavera per la seconda volta nella sua storia.

CORSI E RICORSI STORICI

Il destino è un concetto che fin dagli albori affascina il genere umano: c’è qualcuno lassù che sembra divertirsi a tessere le trame più assurde, a muovere i fili per far accadere le cose più impensabili. Siamo giunti al finale della stagione 2021/22, è il 22 maggio e sta per andare in scena l’ultima giornata di campionato. L’Empoli deve fare visita ad un’Atalanta ancora invischiata nella lotta per un posto Europa, mentre i ragazzi di Andreazzoli sono salvi ormai da qualche giornata. E’ questo lo scenario perfetto per l’esordio assoluto in Serie A di Tommaso Baldanzi: proprio lui, quel ragazzo che nella passata stagione con la 10 dell’Empoli Primavera sulle spalle, aveva spento i sogni dell’Atalanta a pochi passi dal traguardo. La partita lascerà ancora una volta l’amaro in bocca alla Dea, perché i toscani sbancano il Gewiss Stadium 0-1 col gol di Stulac e l’Atalanta è fuori dalle competizioni europee per la prima volta dall’annata 2015/16.

LA PRIMA AL SAN SIRO NON SI SCORDA MAI

Riavvolgiamo il nastro e torniamo ai giorni nostri. Tommaso Baldanzi è ormai convocato in pianta stabile con la prima squadra, inevitabile viste le sue qualità nell’essere decisivo e nel dare continui impulsi di talento nei 90 minuti. Alla seconda uscita, è subito magia: nel pareggio interno col Verona, il classe 2003 apre il compasso col sinistro e fulmina Montipò. Fanno eco alla stupenda prestazione con gli scaligeri altre sette apparizioni, in cui partendo dal suo ruolo naturale e battendo la sua zona di caccia, la trequarti, Baldanzi regala altre due perle (una contro il Sassuolo e l’altra alla Dacia Arena di Udine); in tutto i suoi tre gol fruttano cinque punti alla squadra di Zanetti, linfa vitale per nutrire l’obiettivo salvezza. Così, arriva anche la definitiva consacrazione: Tommaso Baldanzi avrà un posto nell’11 titolare dell’Empoli che sfiderà l’Inter al San Siro. Il palcoscenico della scala del calcio, il teatro perfetto per un giovane che si candida ad essere uno dei tenori della nazionale del futuro. Le gambe tremeranno, nel riscaldamento e nei primi minuti della partita, poi l’emozione lascerà lo spazio alla voglia di incidere, quel fuoco che lo ha portato fin qui, che ha alimentato quel sogno che stasera è destinato a diventare realtà. 

Arrivati alla fine di questo viaggio, c’è solo una cosa da dire: in bocca al lupo, Tommaso, goditela.

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