Primavera 1
De Battisti: “Salvezza primo obiettivo, ma sogno l’esordio in A. Ho un punto di riferimento”
Le dichiarazioni di Davide De Battisti, giovane della Primavera dell’Hellas Verona: le sue parole a 360° tra calcio e vita fuori dal campo.
In casa Hellas Verona c’è ampio spazio per i giovani della Primavera gialloblù. Il sito ufficiale della società scaligera, tramite il nuovo format ‘Visti da vicino’ mette in primo piano i giocatori della squadra di mister Paolo Sammarco. Il protagonista del primo episodio è Davide De Battisti, che ha parlato ai canali del club veneto raccontando la sua vita quotidiana sia dentro che fuori dal campo. Di seguito le principali dichiarazioni di De Battisti.
Verona Primavera: le parole di De Battisti
Sugli anni a Verona: “Gioco nell’Hellas da ormai 9 stagioni e qui mi sono sempre trovato molto bene, sia con i compagni che con la società, ormai conosco tutti nel settore giovanile. Possiamo dire di sì, che mi sento uno dei veterani di questa squadra. Il primo incontro che ho avuto con l’Hellas è stato 9 anni fa, quando con la squadra del mio paese, il Montagnana, abbiamo giocato contro il Verona in un torneo. Possiamo dire che giocai bene quella partita, e il team manager dell’Hellas mi notò e mi selezionò per fare dei provini. Da quel giorno, quando passo davanti a quel campo da calcio a Badia Polesine, il mio pensiero va sempre al Verona”.
Sulle sue doti: “Penso che l’attacco alla profondità e fare gli assist restino le mie qualità migliori. Nell’ultimo anno ho lavorato molto sulla fase difensiva e sui cross, situazione sulla quale devo continuare a lavorare e migliorare”.
Sulla Primavera gialloblù: “Siamo una squadra tosta, che può giocarsela contro tutti. Abbiamo la salvezza come obiettivo e cercheremo di ottenerla facendo tutti i sacrifici necessari, usando tutte le armi che abbiamo a disposizione. Siamo partiti con il piede giusto. Siamo una squadra forte e possiamo dire la nostra anche quest’anno”.
Il rapporto con Sammarco: “Con il mister ho davvero un ottimo rapporto. Lui è uno che mi dà molti consigli, che io poi cerco di mettere in pratica sul campo, mi aiuta tanto a migliorare. Ha un ottimo rapporto anche con gli altri ragazzi. Aiuta e tratta tutti nello stesso modo, che tu sia qui da tanti anni o che tu sia appena arrivato. Questo è fondamentale per il gruppo”.
Sugli obiettivi: “Naturalmente il primo obiettivo è il raggiungere la salvezza con la squadra, quello è il più importante. Ma personalmente dico anche che mi piacerebbe essere convocato in prima squadra e chissà magari avere anche la possibilità di esordire”.
Il rapporto con i compagni e la prima squadra del Verona: parla De Battisti
Sui compagni: “Io vado davvero d’accordo con tutti, con i nuovi arrivati ma anche con i ragazzi dell’anno scorso. Se ti devo fare dei nomi però direi Dalla Riva, Pavanati e Agbonifo. Con loro ho fatto tutta la trafila delle giovanili, quindi è normale che ci sia un legame più stretto. Ci piace andare a cena insieme. Agbonifo quando parte non si prende più. Poi quando è concentrato è veramente una forza della natura”.
Sulla prima squadra: “Il ritiro è stato bellissimo e importantissimo per me. È stato come un sogno che si avvera. Tutti i giocatori hanno sempre aiutato noi giovani, ed è bellissimo mettersi alla prova con dei giocatori professionisti come loro. Quando avevo la possibilità scambiavo piacevolmente qualche parola con Magnani e Ceccherini che erano i miei vicini in spogliatoio. Ma a me, in particolare, ha aiutato tanto Perilli. Quando giocavamo nelle partite lui dalla porta mi ha dato sempre tanti consigli, spronandomi a dare il massimo”.
Il punto di riferimento nel Verona: “Dico sicuramente Lazovic. Di lui mi piace davvero tutto. Il modo in cui si comporta con noi giovani, i consigli che ci dà e il suo modo di giocare, sempre a dare il 100% per la squadra”.
Sul percorso di studi: “Io ho scelto l’indirizzo di studio di biotecnologie sanitarie, e ho superato l’esame con 90. Ora voglio fare qualche corso di lingua per migliorare il mio inglese, e imparare anche una seconda lingua come spagnolo o francese. Al giorno d’oggi è molto importante, anche nel nostro spogliatoio ci sono tanti ragazzi stranieri che non conoscono l’italiano”.
La vita di De Battisti fuori dal campo e il rapporto con Verona
Sugli hobby: “Mi piace uscire con gli amici e giocare alla Playstation. Ma in particolare sono un grande appassionato di tennis e quando posso mi guardo tutte le partite. Ovviamente sono un tifoso di Sinner. Mi piace tutto: come si allena, quello che fa fuori dal campo, come si pone davanti alle telecamere”.
Sulla città di Verona: “Sarò scontato ma devo dire l’Arena, è troppo bella. Ci sono stato dentro nel 2019, quando abbiamo fatto la foto con tutti i giocatori, prima squadra e settore giovanile, e la società del Verona. Da quel momento mi sono innamorato. Mi piace tanto anche Piazza Erbe, soprattutto durante il periodo natalizio, c’è davvero un bel clima con tutte le bancarelle e i mercatini”.
Sul rapporto con la famiglia: “Ho un rapporto ottimo con tutta la mia famiglia, con i miei genitori Sara e Romeo e con i miei fratelli Riccardo e Veronica, che sono più grandi di me. In questi 9 anni all’Hellas mi hanno sempre aiutato con tutti i trasporti, i passaggi e tanti consigli. A loro devo molto di quello che sono diventato. In più la mia passione per il calcio la devo sicuramente a mio papà e mio fratello, loro sono davvero sfegatati di calcio. È mio padre che mi ha messo un pallone tra i piedi a 4 anni, quando lui faceva l’allenatore. Lui e mio fratello vanno spesso allo stadio a seguire il Verona. Mio padre mi ha cresciuto portandomi tutte le domeniche a vedere le squadre delle nostre zone come Montagnana e Merlara: sono cresciuto guardando il calcio dilettantistico e ancora oggi quando ho tempo mi piace andare a vedere le partite dove giocano i miei amici”.
Credit photo: Hellas Verona
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