Primavera 1
Primavera 1, tra filotti di vittorie e cadute inattese: il film delle prime 17 di campionato
Il Primavera 1 si conferma un torneo governato dalla follia: proviamo a riavvolgere il nastro e a raccontarne una prima parte senza senso
Arrivati al primo giro di boa, quello delle feste natalizie, il Primavera 1 mostra forse la versione più assurda, controversa e affascinante di sé, quasi senza precedenti. I fratelli Cohen potrebbero prendere appunti per la sceneggiatura di un sequel di “non è un paese per vecchi”: ribaltoni, continui rovesci in testa alla classifica e grandi deluse. Il torneo ci ha messo sotto l’albero questo e tanto altro. Non ci resta che provare a riassumerlo.
Primavera 1, il racconto del torneo
Le prime 3 di campionato cercano di delineare gli equilibri di forza, ma arrivano scivoloni e filotti di vittorie inattesi. Il Milan parte bene ma cade in casa del Genoa, l’Inter guadagna un solo punto nelle prime due (risollevandosi parzialmente nel terzo impegno), mentre Fiorentina e Roma sembrano corazzate inscalfibili. I ragazzi di Falsini, guidati dal “dynamic duo” Coletta-Graziani fanno 10 gol in 3 partite, mentre i viola spazzano via Cesena, Verona e Torino.
Alla quarta giornata, i giallorossi superano indenni anche l’esame derby, regolando la Lazio per 1-2. Il Milan torna a ruggire con un 4-1 al Puma House of Football, mentre l’arresto casalingo della Fiorentina fa da contraltare ad una Juventus che ingrana marce altissime, facendo 10 gol tra terzo e quarto turno. Due sliding door abbastanza consistenti, arrivano tra quinta e sesta giornata: il Milan spazza via l’Inter per 1-3 e si prende la vetta della classifica complice il pareggio della Roma, che tira un’altra frenata perdendo con la Fiorentina il big match successivo. E’ solo l’inizio di una emorragia di risultati per i giallorossi: si apre infatti un mese di ottobre da incubo, con una crisi che infila sei partite consecutive senza vittoria, con 3 pareggi e 3 sconfitte.
Un Outsider si siede al tavolo delle grandi
Di riflesso però, cresce un Sassuolo che nessuno aveva visto arrivare: i neroverdi (campioni in carica, dettaglio che si tende sempre a mettere da parte) si presentano alle porte di ottobre da imbattuti, con 3 successi e 4 pareggi. Rendimento da schiacciasassi nel mese successivo, dove mettono in serie 5 vittorie di fila e mostrano i muscoli, prendendosi il primato. Grande filotto anche per l’Inter, che dopo una falsa partenza si mette al passo delle prime della classe e trova 7 risultati utili consecutivi, tra cui il prepotente 0-2 in casa della Fiorentina. L’intreccio si arricchisce di un’altra variabile impazzita: il Milan perde terreno ad ottobre, ma trova anch’esso nuova linfa a spese della viola, con un 1-3 alla nona di campionato che rilancia i ragazzi di Guidi.
Novembre torna ad essere il mese della rinascita della Roma: un tornado di talento, giocate e splendidi concetti si abbatte sul Primavera 1. Le due milanesi prendono i ganci più consistenti: il Milan crolla 0-3. L’Inter cade in maniera ancor più rovinosa, un 1-4 che non gli permette in rapida successione: il sorpasso agli stessi giallorossi, l’aggancio in vetta alla classifica e il primo momento della stagione guardando tutti dall’alto in basso.
Una seconda parte che si prospetta ancor più indecifrabile
Il campionato è giunto ora al diciottesimo capitolo, ma i precedenti 17 episodi ci hanno restituito una sceneggiatura da Oscar, con continue sovversioni delle aspettative e ricambi in testa. Tra il primo e il nono posto ci sono ancora 9 punti di distanza, un distacco irrisorio applicando il filtro di un campionato che potrebbe definire il contrario della parola “prevedibilità”. Prepariamoci dunque ad un girone di ritorno ancor più sensazionale, dove può ancora succedere tutto e il contrario di tutto.
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