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Cagliari-Bologna, le pagelle dei sardi: Konate dà impulsi dalla panchina, Veroli imperdonabile

Le pagelle dei padroni di casa

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Credit Cagliari Calcio

Iliev 6: graffia il pallone sul colpo di testa di Raimondo, allungandolo sulla traversa e prolungando di qualche minuto la strenua resistenza. Cade sul capolavoro di Mazia e sulle stoccate di Antriello e Raimondo, ma non può rimproverarsi molto.

Zallu 6: affetta l’area con un cross su cui non arriva nessuno per questione di centimetri. Dopo l’espulsione, interpreta bene il doppio ruolo di esterno di spinta e centrale difensivo aggiunto.

Palomba 5,5: esposto alla rapidità degli attaccanti del Bologna, l’espulsione del compagno di reparto fa il resto. Il capitano entra in un loop fatto di errori di valutazione e di scelte nell’impostazione, che termina dopo tanto, troppo tempo.

Veroli 4: muove i fili della partita, producendo il primo grande evento spartiacque. Follia sulla pressione di Raimondo che lo costringe al fallo da ultimo uomo: l’espulsione è inevitabile e mette la partita in salita per il Cagliari, costretto in dieci uomini dopo un quarto d’ora.

Idrissi 5,5: un tempo passato a rincorrere uno straripante Wallius. Va in apnea troppo spesso, consegnando la fascia al 2 del Bologna. Dal 45′ Konate 6,5: entra in una situazione compromessa, ma prova a guidare una rimonta impossibile con forza fisica e un pizzico di follia che è data dalla giovane età. E’ l’ingrediente segreto che dà un minimo di frizzantezza ad un ecosistema, quello dei sardi, piuttosto piatto.

Caddeo S.V.: finisce nella trappola del destino, penalizzato dall’espulsione di un compagno e dai conseguenti aggiustamenti tattici di mister Battilana. Dal 17′ Pintus 5,5: partecipa attivamente ad un pomeriggio non necessariamente da ricordare per il reparto difensivo. 

Cavuoti 5,5: con la sua posizione ibrida, basculando tra le linee difensive, diventa una variabile impazzita difficile da prevedere per il Bologna. Con il passare dei minuti perde brillantezza fisica e riferimenti, evaporando nell’enorme densità della difesa ospite.

Sulev 5,5: si perde nel tritatutto a centrocampo, alternando guizzi interessanti a scelte completamente sbagliate. Dal 60′ Deriu 6: segna un gol dal sapore amaro, al tramonto di una partita sofferta e confusa.

Del Pupo 6,5: impressionante capacità di cambiare passo e di leggere le situazioni. Se per gli altri vige la legge della stanchezza, lui non sa neanche cosa voglia dire e continua a macinare metri. E’ il primo a far scomporre Bagnolini con un destro dal limite, è anche l’ultimo a staccare la spina. Dall’83’ Mameli S.V.

Griger 5,5: Come una boa piazzata a largo della costa, deve inesorabilmente arrendersi ad un pomeriggio fatto di lotta e pochissima luce; oscurato da una difesa presente e attenta, la punta viene servita col contagocce e viene lasciata al suo destino. Dal 60′ Arba 5,5: non si nota la freschezza atletica che dovrebbe avere un subentrato. Viene inglobato dal sentimento generale di resa della squadra, non riuscendo mai ad emergere.

Vinciguerra 6: da premiare la voglia e la cattiveria con cui lotta in ogni situazione, ma la precisione e la freddezza latitano.

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