Bologna
Petar Markovic, la mossa tattica vincente di Rivalta nelle ultime uscite
Alla scoperta di Petar Markovic, difensore del Bologna, in gol nell’ultima giornata del campionato Primavera 1 contro il Milan.
Dopo un momento angustioso, la compagine U20 rossoblù sembra essersi ripresa nelle ultime uscite al netto della sconfitta in Youth League con il Liverpool, nella quale comunque non è mancata la prestazione. Dopo un avvio di stagione in equilibrio, la Primavera allenata da Claudio Rivalta ha dovuto fare i conti con un brutale arresto in termini di risultati, frutto di una pessima organizzazione difensiva.
Ai due gol concessi sia alla Roma che al Cesena, costate due sconfitte, sono arrivati consequenzialmente due risultati pirotecnici tra Shakhtar in Coppa e Cremonese in campionato. Nelle ultime due gare appena citate – entrambe tra le mura amiche – il Bologna ha incassato ben otto reti, invertendo una rotta fino a quel momento sommariamente positiva.
Bologna, l’esordio di Markovic
Claudio Rivalta è corso ai ripari, mettendo le mani al reparto difensivo fino a quel momento parecchio preoccupante. Fino a qualche settimana addietro, l’unico ballottaggio pareva essere sul versante di destra, con Pukko pronto a soprassedere Nesi per una maglia dal 1′.
Nell’ultimo trend di partite, il tecnico ex Juve ha ulteriormente apportato delle modifiche, in attesa ancora di rivedere sul campo Windsom Amey. Dopo un primo tempo burrascoso con la Cremonese, ecco il primo cambio nelle file rossoblù: fuori Alessandro De Luca, autore di una rete meravigliosa qualche istante prima, e dentro Petar Markovic.
La mossa di Rivalta
Il primo impatto con il campionato italiano per il difensore austriaco ex Austria Vienna è parso difficoltoso, e nella seconda frazione il reparto difensivo dei felsinei è rimasto balneare. La capacità psicologica di Rivalta è stata quella di reiterare la sua scelta anche nella gara successiva, nella quale Petar Markovic è stato uno dei migliori in campo.
La sua prestazione al Deghi Center di Lecce è valsa ai suoi il mantenimento della porta inviolata, grazie ad un’ottima intesa con Alessandro De Luca. La chiave tattica del tecnico dei rossoblù è stata quella di “panchinare” un terzino di ruolo, Baroncioni, per inserire un’ulteriore centrale sulla fascia capace anche di fare il terzino all’occorrenza: Dimitar Papazov.
Il percorso di Markovic a Bologna
Ma facciamo un passo indietro. In estate, dopo il conseguimento della qualificazione alla Youth League grazie all’operato della prima squadra, è stata allestita una rosa per la Primavera consona alla competizione. Uno delle prime mosse di mercato è stata quella di un paio di centrali difensivi che potessero non far rimpiangere Windsom Amey, il vero e proprio senatore.
Il primo colpo di mercato prende il nome di Petar Markovic, difensore centrale classe 2006 proveniente dall’Austria Vienna, lui che nativo proprio della capitale. Rientra nella lista dei molteplici aggregati alla Prima squadra alla ripresa degli allenamenti, viste le defezioni in merito alle Nazionali.
Dopo una sequenza di sedute a Casteldebole, ecco l’infortunio che lo terrà lontano dai campi per i successivi mesi. Costretto a un rientro tardivo con i suoi coetanei, viene inserito nella mischia alla prima convocazione, per poi riconfermarsi nelle gare avvenire.
Bologna-Markovic e la ciliegina sulla torta
Nella lista dei convocati per la trasferta di Liverpool, prime chiamate per Renato D’Autilia, Petar Markovic e Jesse Saputo, figlio del chairman canadese. Per Petar Markovic, però, la dea bendata decide di voltargli le spalle, compiendo uno sciagurato errore in fase di disimpegno nel vantaggio Reds.
Il tecnico dei rossoblù, però, ha fiducia in lui e gli regala l’opportunità di rifarsi contro un’altra grande corazzata del nostro campionato, il Milan di Federico Guidi. Al vantaggio rossonero, la doppia reazione dei rossoblù fino alla chiusura dei conti nei minuti finali. La firma? Petar Markovic.
Credit foto: ufficio stampa Bologna
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