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Bologna, i sogni (Champions) son desideri… per quattro giovani

I talenti rossoblù che hanno raggiunto la Champions League dalle giovanili

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Corazza Bologna - MARTINA CUTRONA

Il Bologna di Thiago Motta ha incredibilmente raggiunto la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League. La città è in festa da domenica sera, quando migliaia di tifosi rossoblù sono scesi in Piazza Maggiore per celebrare questo momento storico. Tra cori, fumogeni e bandiere, il capoluogo dell’Emilia Romagna ha vissuto un grande momento di gloria a livello sportivo, tornando a giocare la massima competizione europea dopo 60 anni. Oltre ad aver scritto la storia di questa città, il racconto dell’attuale stagione del Bologna, se si guarda da vicino, ha qualcosa di ancor più emozionante dei risultati ottenuti. Sì, perché nella cavalcata verso la Champions League, oltre ai volti noti di Zirkzee, Thiago Motta, Ferguson e Calafiori, si sono resi protagonisti 4 ragazzi cresciuti nelle giovanili rossoblù, che oggi possono festeggiare questo incredibile obiettivo. Stiamo parlando di Kacper Urbanski, Tommaso Corazza e i due portieroni Ravaglia e Bagnolini. Quattro volti che legittimano ancor di più il traguardo ottenuto da questo club, che ha voluto puntare sui propri talenti che dalle Due Torri si sono ritrovati in Champions League.

Kacper Urbanski

Kacper Urbanski

Chicco Ravaglia, il nuovo idolo rossoblù

Nonostante Federico Ravaglia non sia il primo portiere del Bologna, bensì il secondo, l’estremo difensore made in Bo è entrato con prepotenza nel cuore della tifoseria rossoblù. Il motivo? Oltre alle grandi prestazioni messe in campo quando è stato chiamato in causa, Chicco, come lo chiamano a Casteldebole, per i tifosi bolognesi è diventato uno dei simboli di quest’annata per via della sua appartenenza alla città. Federico nasce a Bologna l’11 novembre del 1999, e fa le sue prime parate nel settore giovanile rossoblù. La sua è una storia incredibile, un esempio da prendere per chi vuole inseguire il proprio sogno senza mai mollare, anche quando le cose sembrano non andare per il meglio. Dopo diverse stagioni nelle giovanili del Bologna, Chicco inizia ad essere ceduto in prestito in vari club, a partire dal luglio 2018, quando passa al Sudtirol. In Trentino trova pochissimo spazio e torna in rossoblù l’anno successivo. Il Bologna decide di non puntare ancora su di lui e lo “gira” al Gubbio, dove a 20 anni si fa le ossa in Serie C giocando da titolare. A fine prestito, Rava torna a Bologna e fa il suo esordio in Serie A contro la Roma, dove subisce 5 reti nel giorno del suo debutto sotto la guida di Mihajlovic. Rinnova fino al 2023, ma la società decide di mandarlo nuovamente in prestito al Frosinone prima, e alla Reggiana poi. Dopo due stagioni in Serie B, il portierone di Castelmaggiore torna finalmente in patria; nel frattempo sotto le Due Torri arriva Thiago Motta. E qui vi è la sliding door che porterà Federico Ravaglia a essere un idolo dei tifosi della sua città. Sì, perché dopo lo scorso anno in cui non aveva preso parte a nessun match, durante l’attuale stagione il tecnico italo-basiliano ha visto qualcosa in lui, qualcosa che ha convinto l’allenatore rossoblù a dargli qualche chance per far vedere alla città che in squadra c’era un portiere forte, e con un grande senso di appartenenza per la sua patria. Rava ha sfruttato al meglio questa occasione, parando due rigori su due, uno in Coppa Italia contro l’Inter a Lautaro Martinez, l’altro a Matteo Politano in Napoli-Bologna, gara terminata 0-2 per i felsinei che il giorno dopo hanno festeggiato la qualificazione in Champions, anche grazie alla vittoria dell’Atalanta sulla Roma. Chicco, non solo ha messo in campo ottime prestazioni, ma ha mostrato a tutta Bologna l’amore per la sua città e per i suoi tifosi, dando la sensazione di essere uno di loro. 

Federico Ravaglia

Federico Ravaglia festeggia la qualificazione in Champions League

Corazza, Urbanski e Bagno: dalle giovanili alla Champions League

Nel successo di questi ragazzi è doveroso dire che c’è stato sicuramente lo zampino di Thiago Motta, e perché no… anche quello di Sinisa Mihajlovic. A partire da Urbanski, il giocatore che ha trovato più spazio nel Bologna di quest’anno (tra i quattro sopracitati), a volte preferito da Motta a grandi giocatori come Ferguson o Saelemaekers. Il polacco classe 2004 è arrivato a Bologna nel febbraio 2021, quando il Lechia Gdansk, club nel quale è cresciuto, lo ha dato in prestito al club rossoblù. Nel luglio dello stesso anno il Bologna lo ha acquistato e lo ha reso parte integrante del progetto fin da subito. Il suo esordio in Serie A è datato 22 maggio 2022, all’ultima di campionato contro il Genoa, quando Sinisa Mihajlovic decise di mandarlo in campo dal primo minuto. Nella stagione successiva esplode definitivamente con la Primavera dove mette a referto 9 gol e 5 assist in 32 gare, senza però scendere in campo con la Prima Squadra. Quest’anno è arrivata la sua consacrazione anche nel calcio dei grandi, con Thiago Motta che ha visto in lui una grande capacità di gestione del pallone. Il suo curriculum ora dice 23 gare tra Serie A e Coppa Itala nel 2023/24: la Champions League è anche di Kacper.

Di Tommaso Corazza ve ne abbiamo già parlato a inizio anno, quando segnò la rete al Cesena in Coppa Italia al suo esordio tra i professionisti. Come Ravaglia, anche Tommy è un bolognese doc, e come Chicco simboleggia la voglia di gloria di questo club. Sotto la guida di Motta ha collezionato 8 presenze nel massimo campionato di quest’anno, oltre alle 3 di Coppa contro Cesena, Verona e Inter. Dalle giovanili alla Champions League, questa è la storia di Tommaso Corazza in rossoblù. “Sicuramente è presto per dirlo, ma io sogno di rimanere a Bologna per tutta la mia carriera. Tra 5 anni vorrei essere un giocatore affermato, apprezzato da questa gente… e perché no, un punto fisso della Nazionale”. Il terzino sinistro del 2004 aveva parlato così in un’intervista a Cronache di Spogliatoio. Che dire, la strada è sicuramente quella giusta!

Nicola Bagnolini

Nicola Bagnolini

Infine, è bene menzionare anche un altro ragazzo che ha preso parte al successo di quest’anno dei rossoblù, dividendosi tra Primavera e Prima Squadra. Si tratta di Nicola Bagnolini, portiere dell’Under 19 e terzo in Prima Squadra, dopo Skorupski e Ravaglia. Bagno, come lo chiamano i suoi compagni, oltre ad aver messo le sue manone sulla salvezza della Primavera arrivata un paio di giornate fa, è stato promosso in Prima Squadra diventando uno degli eroi bolognesi. Non ha mai giocato in Serie A, ma ha respirato l’aria dello spogliatoio di Thiago Motta. I giocatori della Prima Squadra, durante le ultime partite dell’Under 19, tifavano per lui e lo esaltavano quando faceva una parata durante una partita del campionato Primavera 1, facendolo sentire parte del gruppo. Anche lui classe 2004, nasce a Cesena e nel settembre del 2020 passa in rossoblù. La sua storia è ancora tutta da scrivere, intanto può godersi il raggiungimento della Champions League con il suo Bologna!

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