Bologna-Frosinone le pagelle dei felsinei: i rossoblù cadono dopo sei risultati utili consecutivi!!!

Gasperini 5,5: sul primo gol commette un errore in fase d’impostazione, ma nel corso della gara ha dimostrato di saperci fare con i piedi. Sulla seconda rete invece poteva fare di più sulla respinta.

Mercier 6: una buona prestazione la sua. Bravo in fase difensiva a contenere come può Condello e Cangianello e in fase d’impostazione non fa mancare il suo supporto, quando può va anche  avanti.
Stivanello 6: più di qualche sbavatura nella sua partita. Non è eccellente e attento come al solito, specie nella costruzione dove il Bologna commette diversi errori quest’oggi.

Motolese 6: anche lui soffre un po’ nella manovra, ma gioca comunque una buona partita con attenzione e personalità.

Corazza 5,5: giocatore di prospettiva sicuramente, ma quest’oggi non ha reso secondo le sue caratteristiche. Si rifarà ( 76′ Wallius sv)
Pyttha 6: distribuisce diverse bei palloni per i suoi compagni. Sfrutta in altre situazioni tutta la sua quantità e qualità, un giocatore intelligente veramente.

Bynoe 5,5: anche lui rispetto al solito sbaglia qualcosina e il Bologna ne risente. Peccato (65′ Ebone 6: ha tanta voglia di ribaltare la gara ed entra con buone intenzioni, va anche due volte alla conclusione: nella prima viene murato da Kamensek e nell’altra ormai sul 2-0 trova attento Palmisani. Buono quindi il suo ingresso)

Rosetti 5,5: si vede poco, non è brillante come lo è sempre e commette lui il fallo da calcio di punizione su cui nasce il secondo gol del Frosinone ( 88’Diop sv)
Urbansky 6,5: sicuramente il migliore dei suoi: smista su tutto il fronte d’attacco, non si ferma mai, cerca di dare fantasia e creatività. Alcune volte viene capito altre no.

Anatriello 6: si mette a disposizione dei compagni corre e cerca di cambiare le sorti del match per quel che può, ma sbaglia purtroppo l’occasione che poteva pareggiare i conti tra le due squadre (88′ Mazia sv)
Raimondo 5,5: non una bella giornata la sua. Diverse volte viene annullato dai difensori avversari, si vede poco insomma, ma sappiamo chi è e conosciamo le due doti.