Primavera 1
Atalanta, Brambilla: “Campionato dominato, prima mezz’ora decisiva”
Atalanta, le parole di Brambilla dopo al finale del campionato Primavera 1
Dopo una serie di conquiste mancate sul più bello può esultare l’Atalanta, che ha battuto per 1-0 l’Inter nella finale del campionato Primavera 1. A fine partita, il tecnico bergamasco Massimo Brambilla è intervenuto in conferenza stampa. Queste le dichiarazioni del mister, raccolte dagli inviati di MondoPrimavera.com: “La nostra annata è stata straordinaria, dominiamo il campionato da due anni. Nelle partite secche c’è sempre la variabile episodi, ma credo che mai come quest’anno abbia vinto la squadra più forte e che ha meritato di più: sia durante l’anno che alle finali”.
Il tecnico atalantino si è soffermato sul momento della gara per lui più importante per la vittoria finale: “Abbiamo regalato la prima mezz’ora: siamo scesi in campo con troppa tensione e non siamo riusciti a giocare per quelle che sono le nostre qualità. Restare in partita in quella fase di gioco dove non riuscivamo a trovare le nostre giocate è stato importante. Con il passare dei minuti ci siamo sciolti e, nel secondo tempo, abbiamo fatto una mezz’ora di ottimo livello. La partita è stata molto equilibrata, contro un’Inter forte e che ci ha messo in difficoltà. Siamo stati bravi a non innervosirci nei primi trenta minuti”.
La vittoria contro l’Inter arriva dopo la sconfitta di due stagioni fa contro i nerazzurri di Milano nella finale del campionato Under 17: “Nel calcio non ci sono rivincite. Certamente i ragazzi del 2000 che hanno perso quella finale, avendo preso un palo al centoventesimo e poi subito gol dopo trenta secondi, ci tenevano a far bene. Non è una rivincita, ma una soddisfazione per aver alzato finalmente una coppa importante”.
Menzione speciale infine per Kulusevski, eletto miglior giocatore delle fasi finali: “Dejan quest’anno ha avuto una crescita esponenziale; è un ragazzo che ha grandi qualità e lo sappiamo. Possiede grande resistenza e fisicità e, in questa stagione, è cresciuto molto sul piano mentale. Adesso ha imparato a difendere e sa quando mettersi a disposizione per la squadra. Poi è pronto per il calcio dei grandi, per quanto riguarda la prima squadra sono scelte che non spettano a me”.
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