Primavera 1
Verona, Luna: “Ho lasciato l’Argentina per inseguire il mio sogno. Sammarco…”
Le dichiarazioni di Agustin Luna, giovane della Primavera dell’Hellas Verona: le sue parole a 360° tra calcio e vita fuori dal campo.
Un impatto da protagonista. Augustin Luna è arrivato in estate all’Hellas Verona dal Frosinone ma, nelle prime giornate di campionato, è risultato immediatamente decisivo. L’attaccante argentino infatti ha già messo a referto ben tre reti nelle prime sei giornate, numeri destinati a crescere nel corso del campionato. Al format ‘Visti da Vicino’ dell’Hellas Verona, Luna ha parlato del suo impatto con l’ambiente gialloblu e con la nuova città.
Verona Primavera: le parole di Luna
Sull’ambientamento a Verona: “Sono arrivato a luglio e sono andato subito in ritiro con la Prima squadra, dove ho incontrato altri ragazzi della squadra Primavera come De Battisti e Nwanege. Lì ho trovato altri giocatori che vengono come me dal Sud America come Cruz e Mosquera, che mi hanno aiutato ad ambientarmi”.
Sul feeling con i nuovi compagni di squadra: “Mi sto trovando benissimo con tutti, compagni e allenatore ma non solo, anche con tutto lo staff che ci aiuta ogni giorno e lavora con noi tutta la settimana per aiutarci a migliorare e che ringrazio per questo. Penso che in campionato abbiamo iniziato bene, ma dobbiamo ancora migliorare su alcuni aspetti, e con l’aiuto di tutti penso che riusciremo a farlo”.
Sulle richieste tattiche di mister Sammarco: “Il mister mi chiede di giocare più vicino a Vermesan in partita, così che possiamo aiutarci meglio e aumentare la nostra intesa”.
Sugli obiettivi in campionato: “Sicuramente l’obiettivo principale è quello di squadra, ovvero la salvezza e lotteremo ogni partita per raggiungerla, poi naturalmente cercheremo di arrivare più in alto possibile in classifica. Personalmente voglio aiutare la squadra a raggiungere questo obiettivo con tanti gol, e il mio sogno è ovviamente quello di poter essere convocato in Prima squadra per poter esordire. Quando sono entrato la prima volta al ‘Bentegodi’ mi ha colpito tantissimo, con tutti i suoi tifosi. Ho provato una sensazione strana, come una voglia incredibile di giocare lì dentro, e lavoro tutti i giorni per riuscirci”.
L’esperienza in prima squadra: parla Luna
L’esperienza in prima squadra: “Mi ha colpito molto Serdar, per la sua cattiveria agonista, la sua determinazione nel lottare su ogni pallone e la sua voglia di dare tutto in ogni azione. Penso che lui sia un giocatore fortissimo. Invece quando ero piccolo e guardavo il calcio italiano mi ricordo che mi impressionò molto Iturbe, soprattutto quando vestiva la maglia del Verona. Qui ha fatto delle cose bellissime e soprattutto tanti gol”.
Luna e l’addio all’Argentina: le sue parole
Sul suo approdo da giovane in Italia: “Io ho scelto di inseguire un sogno. Sono venuto qui con mio padre, e nessuno mi conosceva in Italia. È stato molto difficile lasciare in Argentina mia madre, i miei fratelli, i miei nonni e tutti i miei amici. Ma io sapevo che era un sacrificio necessario per inseguire il mio sogno, e lavoro ogni giorno per arrivare più in alto possibile”.
Sul doppio passaporto: “Sì, il mio trisavolo era italiano, di un paesino vicino a Genova, per questo ho la cittadinanza italiana. Per me è bello sentirmi italiano, anche se il mio sogno resta la chiamata della Nazionale argentina”.
Sulla bandiera argentina esposta sugli spalti: “Sì, è di mio papà. È lui che mi segue sempre quando può e gli piace portare la bandiera argentina per accompagnarmi. Già in ritiro l’aveva portata”.
Sulla città di Verona: “Il centro è tutto molto bello, con le sue porte antiche e poi l’Arena che è veramente bellissima. Da casa mia ho la fortuna di vedere Verona dall’alto ed è veramente unica”.
Il piatto preferito: “Qui a Verona mi piace tantissimo il risotto, ma quando vivevo a Frosinone ho conosciuto la carbonara e devo dire che quello è il mio piatto preferito qui in Italia”.
Sulla mentalità: “Qui si impara a non mollare mai, a stare sempre concentrato in ogni momento, e poi questo tifo così forte in città, davvero unico”.
Credit photo: Hellas Verona
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