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Trabucchi, Parma e il sogno Serie A: dagli spalti dell’Ennio alla convocazione, un nuovo talento cresciuto in casa

Alla scoperta di Nicolas Trabucchi, difensore classe 2007 del Parma, convocato da Fabio Pecchia in prima squadra.

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“Pronto, Nicolas! Domani vieni in panchina con noi”. La immaginiamo così la convocazione di Nicolas Trabucchi, difensore della Primavera, con il Parma. Pecchia l’ha chiamato in prima squadra in questi giorni, soprattutto dopo il ko (l’ennesimo) di Valenti e lo stop di Balogh (già recuperato ma in dubbio per una maglia da titolare) oltre all’assenza di Osorio e quella di Circati (per lui stagione finita). Per far fronte all’emergenza nel pacchetto arretrato ecco che il tecnico di Lenola si è affidato a uno dei giocatori di punti della squadra di Corrent. Classe 2007 e il più giovane della lista dei convocati per la gara contro il Verona. Una storia, quella di Nicolas, tutta a tinte gialloblù e che merita di essere raccontata.

Parma, chi è Nicolas Trabucchi: la sua storia

L’identità del Parma è chiara: giovani e futuro. La strada è tracciata ormai da diversi anni e il lavoro è anche guardare al settore giovanile per portare quanti più giocatori possibili alle porte dei grandi. In estate è successo con Haj, Kowalski e Mikolajevski (prima del prestito), mentre negli anni scorsi è toccato a Circati, Balogh, Camara e Corvi. Proprio con quest’ultimo Nicolas ha un legame speciale. L’età è diversa: il portiere è un 2002, mentre il difensore è un 2007, ma il percorso per arrivare in prima squadra è il medesimo.

Entrambi nati a Parma e ora insieme in panchina in Serie A con la squadra della propria città. Non accade proprio tutti i giorni, ma è un segnale importante per il club e per i suoi tifosi. La storia di Trabucchi poi è partita da lontano. Il calcio è sempre stato nei suoi sogni sin da piccolo, il pallone il suo migliore amico. Ad appassionarsi è anche la possibilità di poter andare allo stadio e sugli spalti dell’Ennio è sempre andato per sostenere i suoi idoli.

Domani, però, sarà tutto diverso. La prospettiva per una giornata si rovescia e dalla Curva è pronto a calcare per la prima volta il prato verde del Tardini. Un vortice di emozioni per chi, come lui, ha sempre sognato questa chiamata. Non come ossessione ma come volontà chiara del suo percorso. Lavoro, lavoro e ancora lavoro. L’unica strada per crescere e cercare di portare a termine i propri obiettivi. Personalità da vendere come ha dimostrato nei suoi primi allenamenti in prima squadra. Nessun timore, ma soltanto la voglia di mettersi in mostra.

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