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Yamal, Cubarsì, Moore: in Europa brillano i 2007… e in Italia?
Mentre in Italia i giovani fanno fatica ad imporsi, in Europa la musica è diversa: il confronto a livello di talenti con gli altri paesi.
In Italia esistono opinioni contrastanti per quello che riguarda la crescita dei nostri giovani. Parte degli addetti ai lavori, ritengono che le società dovrebbero premiare il talento di alcuni di loro, lanciandoli in prima squadra. Altri invece ritengono necessario prima un ulteriore step: ad esempio, il prestito in una categoria minore. In questo modo non si disperde il talento? Mentre nel nostro paese c’è grande confusione su questa tematica, in Europa la musica è ben diversa. Yamal, Cubarsì e Moore: giovani classe 2007 che stanno trovando spazio nelle loro rispettive squadre in Europa e che forse pochi in Italia avrebbero avuto il coraggio di lanciare.
Yamal, Cubarsì, Moore e non solo…
Lamine Yamal ormai non ha bisogno di presentazioni. La scorsa stagione ha battuto tanti record, tra cui ad esempio quello di calciatore più giovane ad aver mai esordito nel Barcellona e in Champions League. A 17 anni e 1 giorno si è laureato campione d’Europa con la Spagna. Il suo coetaneo Pau Cubarsì è diventato un pilastro del Barcellona di Hansi Flick, capolista della Liga. Il difensore ha vinto la scorsa estate la medaglia olimpica con la Spagna ed è già alla sua seconda stagione ad alti livelli.
Spostandoci più a nord, la filosofia non cambia. Anche in Inghilterra c’è grande fiducia nei giovani. Il Tottenham ne è l’esempio: il classe 2007 Mikey Moore ha collezionato 7 presenze in questo inizio di stagione con la squadra di Postecoglu. Ieri sera, il giovane è stato uno dei migliori in campo degli Spurs nella gara di Europa League, ricevendo a fine partita anche i complimenti del suo compagno di squadra James Maddison: “Dal 45′ al 65′ pensavo avessimo Neymar come ala sinistra in campo”. Ma non è l’unico
“CAMARDA? NON HA LO STESSO TALENTO DI YAMAL”
Rispetto all’Europa in Italia i giovani…
Nel nostro paese la situazione è diversa. Il divario tra il calcio giovanile e la prima squadra è ritenuto molto elevato. Differenza di talento o altro? Manca semplicemente il coraggio. Qualche mese fa l’Italia U17 ha trionfato nell’Europeo di categoria, vincendo contro squadre del calibro di Quanti azzurrini adesso stanno trovando spazio nel calcio dei grandi? Solo due: Alessandro Nunziante (2007) (pilastro del Benevento in Serie C) e Francesco Camarda. Il classe 2008 si sta alternando tra Milan Futuro e prima squadra. Qualche giorno fa è diventanto il calciatore italiano più giovane ad aver mai esordito in Champions League. I rossoneri non potrebbero seguire l’esempio del Barcellona con Yamal e Cubarsì, dandogli fiducia?
A proposito di 2008, poche settimane fa, il tecnico del Genoa Gilardino ha lanciato in Serie A Honest Ahanor. Il difensore non ha sfigurato contro la Juventus, portando a casa una buonissima prestazione. Sulla scia di quello che sta accadendo in Europa, vedremo se anche in Italia la situazione legata ai giovani cambierà o meno. L’auspicio è che le squadre di Serie A inizino a credere nei talenti, evitando così di andare a pescare dall’estero.
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